Il problema detl' Alto Adifle trova concentrata e rimescolata con altrettanti tedeschi verso lo sbocco meridionale della conca, proprio fra Bolzano e Salorno. Essendo queste le condizioni reali del paese, l'autore dell'opuscolo per sostenere la italianità di tutta la regione e la necessità di portare il confine politico fino al Brennero, è obbligato a sommare tutta la popolazione del1'Alto Adige, tedesca (160.000 abitanti) e italiana' (40.000), coi 340 mila del Trentino. Cosi ottiene 380 rnila italiani di fronte a 160 mila tedeschi; ed esclama trionfalmente: non vedete che siamo noi la maggioranza? Potrebbe estendere ancora piu l'applicazione del suo metodo: potrebbe sommare .i 160 mila tedeschi dell'Alto Adige, non ai soli 380 mila italiani dell'Alto Adige e del Trentino, ma ai 35 milioni d'italiani di tutta l'Italia e dire: non vedete che sono una infima minoranza? Con questo criterio, la Germania potrebbe anne.ttersi tutta l'Italia del nord e dire: noi siamo 80 milioni, gl'italiani sono quindici milioni, la .maggioranza siamo noi. E lasciamo stare, per carità, le storielle dei diritti storici del solito impero romano; e lasciamo stare i diritti rappresentati dagli edifizi di stile italico, di cui abbonda anche l'Alto Adige tedesco. Se dovessimo rivendicare all'Italia tutti i paesi romani, non ci fermeremmo che al Danubio; e non si capisce perché mentre noi facciamo cominciare la validità dei diritti storici dall'impero romano, la Francia non potrebbe risalire anche piu in su e pretendere tutta l'Italia settentrionale abitata dai celti nel periodo preromano. E se fossero terre italiane tutte quelle, in cui gli architetti italiani han.qo lasciato segni del loro passaggio, dovremmo non fermarci al Brennero, ma arrivare a Vienna, a Cracovia, a Mosca, a casa del diavolo. Le necessità politiche e militari Il criterio che ci deve guidare in questo genere di decisioni, è uno solo: la necessità politica e militare. Parlando di necessità politiche, noi intendiamo soprattutto le condizioni etniche e linguistiche. Il rispetto delle nazionalità non è per noi un articolo di fede metafisica: è un'elementare necessità di prudenza suggerita da tutta la storia passata del genere umano. Le nazionalità si sono elaborate in Eu~ ropa, in quelle loro determinate sedi, attraverso una evoluzione e una selezione di molte diecine di secoli. Chi pretende· opprimere o mutilarne u~a, si mette contro una forza permanente della storia: si crea difficoltà insuperabili: "inimicizie perenni e mortali. Quei tedeschi dell'Alto Adige, che l'Italia dovrebbe annettersi per dare agli italiani del Trentino il gusto di pestarli dopo esserne stati pestati, sono i tedeschi di Andrea Hofer. È serio illudersi di poterli facilmente assimilare? Il nostro paese ha avuto finora la fortuna di non avere irredentismi. Un • 443 BibliotecaGino Bianco
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