'· Come siamo andati in Libia" e altri scritti dal 1900 al 1915 21) L'amico Sanna crede, a quel che pare~ ~he q_uesta guerra non finir~ mai, che le due parti continueranno ad ... equ1hbrars1 nelle bastonate,. e n01 rimarremo sempre i beniamini di tutti. L'ipotesi che la guerra finisca, o prima o poi, con un rovescio degli uni o degli atri, sembra scartata ~al Sanna. P. S. - L'ultimo articolo su Austria, Italia, Serbia non muta le mie conclusioni. Osservo infatti: 1) che non si tratta di una cosa nebulosa e lontana come sarebbe il pericolo slavo in generale, ma di cosa possibile e prossima, ~ome una Se~bia ingr~ndita, doro la com• pleta vittoria dell'Intesa, della Bosnia, Erzego~ma,_ ?almaz~a, Cro~1a, Sla~onia, e _natu• ralmente desiderosa di completare la sua naz1onal1ta con 1 annessione degli Sloveni del· l'Istria; e che appunto quest'interesse la spingerà a contrastarci, o cercar di ritoglierci, se frattanto l'avremo avuta, l'Istria; e che in questa politica la Serbia avrà certamente l'appoggio della Russia contro di noi, come l'ha avuto finora, in circostanze consimili, contro l'Austria; 22) Vedi le note 8, 9 e 10. 2) che anche parlando delle conseguenze balcaniche della vittoria dell'una o dell'altra parte, di nuovo si torna alla argomentazione fallace di prospettare da un lato i risultati di una vittoria completa del blocco austro-tedesco - marcia dell'Austria a Salonicco - e non quelli di una vittoria pure completa dell'Intesa e quindi della Serbia; anzi si ha il bisogno anche qui di ammettere un'Austria ridotta si, ma pur sempre viva e vegeta, e intanto si vorrebbe il nostro intervento, che logicamente non può aver altro scopo né altro risultato se non il completo sfacelo dell'Austria; 3) che altre volte su questo stesso medesimo giornale è stata ottimamente dimostrata la tesi, esser preferibile, nell'Adriatico, esser in tre anziché in due, necessariamente e inevitabilmente rivali giacché i due piu deboli potranno sempre unirsi contro il piu forte per mantener l'equilibrio. · GIOVANNI SAN~A 23) Quando abbiamo sostenuta questa teoria, non c'era ... la guerra e questa guerra: cioè non sembrava possibile la liquidazione dell'Austria. Oggi che è possibile eliminare l'Austria dall'Adriatico e ammettervi in suo luogo uno stato, la Serbia, necessariamente assai piu debole non solo dell'Aurtria ma anche di noi, è evidente che il vecchio calcolo si deve mutare. Finché non c'era speranza di disarmare l'Adriatico, era evidente la utilità che nel1' Adriatico, come nel Mediterraneo, gli stati interessati fossero non due, ma tre, ma cinque, ma mille. Reso possibile un nuovo equilibrio a due, in cui noi avremmo la strabocchevole prevalenza sulla Serbia, e potremmo usare questa prevalenza, nell'interesse nostro e della Serbia, per neutralizzare l'Adriatico, e raccogliere tutte le nostre forze nel Mediterraneo, sarebbe stoltezza rimaner fedeli ai vecchi schemi mentali. La politica è l'arte del possibile, non l'obbligo della testardaggine. Conclusione. - Sarebbe la neutralità nullista: l'augurio, cioè, che questa guerra o duri eternamente, o finisca senza avere risoluto nessun problema, senza la vittoria di nessuno, con una pace che sia una semplice tregua militare, 440 BibliotecaGino Bianco
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