Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Dov'è il pericolo maggi.ore? colo non esisterebbe in caso di vittoria dell'Intesa, commetti a mio avviso un errore logico, giacché non parti dallo stesso presupposto di prima, di una vittoria completa per terra e per mare, ma supponi la Germania, anche sconfitta, sempre forte e formidabile. 3) La Germania non può C::Ssersechiacciata e ridotta all'impotenza, anche in caso di completa sconfitta. Questa è la sua forza. Essa ha sulla Triplice Intesa la superiorità della compattezza territoriale e della disciplina e della organizzazione del suo popolo. Sehiacciare è una parola senza senso: un popolo non è una cimice che si possa schiacciare: lo si può solo fare a pezzi, disorganizzare. Ora la Germania non si può né fare a pezzi, né disorganizzare, per quanto male le vada la guerra: perché nulla potrà mai impedire al popolo tedesco di volere rimanere unito e di sapere essere magnificamente organizzato. Chi parla di rompere l'unità germaI}ica, sogna ad occhi aperti. Rompere per forza l'unità germanica significa preparare a breve scadenza nuove guerre. Da questa guerra, qualunque ne sia il resultato, l'unità del popolo tedesco uscirà rafforzata dall'adesione dei paesi tedeschi dell'Austria all'impero germanico. - Il solo modo che ci sia di indebolire, non di schiacciare, la Germania, è di stroncarle l'alleata. La Germania, priva dell'appoggio dell'Austria, e stretta fra Russia e Francia, pur rimanendo sempre formidabile, non avrà piu pretese di egemonia mondiale e velleità aggressive: dovrà contentarsi di vivere e lasciar vivere. E l'Austria, quella si che si può fare a pezzi senza difficoltà, perché non ha nessuna base solida nella volontà dei popoli. Una Germania, priva dell'Alsazia-Lorena e della Posnania, ma arrotondata coi paesi tedeschi dell'Austria, sarebbe una Germania vinta, ma non umiliata e non mutilata. Sarebbe sempre una Germania forte, capace di tenere a posto qualunque prepotente; ma non sarebbe piu capace di far la prepotente con gli altri;perché non avrebbe come appendice un'Austria di 50 milioni di :tbitanti. E non rimarrebbe nel cuore dei tedeschi, dopo la guerra, nessuna fonte permanente di rancore: il tempo lenirebbe i ricordi di questi mesi atroci, e preparerebbe la pace degli animi. Se nel 1871 la Germania, strappando l'AlsaziaLorena alla Francia, non avesse creata una fonte -permanente di rancori, la Francia avrebbe alla fine dimenticato l'anno terribile, e la campagna di Jaurès per la pace con la Germania non sarebbe riescita vana. - E l'Italia dovrebbe mettere a prezzo del suo intervento diplomatico o militare a fianco della Triplice Intesa, appunto la condizione che non si pretenda l'impossibile dalla Germania, ma si facciano senza riguardo tutti i tagli necessari a spese di casa d'Austria. - Viceversa, in caso di vittoria austro-germanica, come non vede il Sanna che ogni speranza di tranquillità svanirebbe per sempre? Crede che il Belgio accetterebbe il dominio tedesco? Crede che l'accetterebbero le nuove province strappate alla Francia? Crede che i serbi e i montenegrini si sottometterebbero allo sfruttamento bestiale dei magiari? E quali considerazioni potrebbero mai obbligare i vincitori a non abusare della vittoria? Crede il Sanna che la Russia abbia la stessa solidità della Germania? E spezzata la 435 BibliotecaGino Bianco

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