Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Dov'è il pericolo maggiore? estera immediata, a risolvere il quale occorre utilizzare le forze d'Italia, quali esse sono oggi, non quali saranno dopo che le presenti organizzazioni politiche abbiano ceduto il posto a forze nuove. Ora la nostra fortuna - immeritata fortuna, purtroppo! - ha voluto che • l'equilibrio delle forze internazionali si sia disposto in modo, che malgrado tutti i nostri errori trascorsi, malgrado le debolezze che sono effetto di quegli errori, noi possiamo oggi contribuire efficacemente alla soluzione del problema europeo in modo da assicurar meglio la libertà futura di vita e di sviluppo dell'Italia. Raccogliamo tutte le forze possibili a questo fine: al resto si provvederà po1. L'importante è che almeno questo fine immediato sia delinc:ato con serietà e non abbandonato alle improvvisazioni o agli intrighi dei giovincelli) dei pennivendoli, dei burocratici della nostra diplomazia, e dei politicanti piu o meno 1n fama di "democratici." Dov'è il pericolo maggiore? 1 Alla seguente lettera di Giovanni Sanna ho creduto opportuno intercalare via via le risposte, anzi che raccoglierle in una postilla finale, per economia di tempo e di spazio e di... fatica. Spero che l'amico Sanna non me ne vorrà male di quest'eccesso di poltroneria e che i lettori dell'Unità troveranno non del tutto vano questo dialogo di nuovo genere. • Caro Salvemini, Posso parlare a difesa della neutralità? Confido che si. Ho aspettato con desiderio la ricomparsa dell'Unità, sperando di trovarvi quella categorica e concreta dimostrazione dell'imprescindibilità, o anche della sola utilità, del nostro intervento, che dovrebbe farci ripudiare tutto ciò che abbiamo pensato e detto fino a quattro mesi fa, I) Io non ho nulla da ripudiare di quanto ho pensato e detto fino a quattro· mesi fa. Sono uno dei pochi in Italia che non abbiano da ripudiar nulla: perché non è da quattro mesi, ma da parecchi anni, che sostengo per l'It~lia la necessità di abbandonare la Triplice Alleanza e di aderire alla Tri1 Pubblicato in "L'Unità," a. IV, n° 2, 8 gennaio 1915, pp. 607-608. [N.d.C.] ,,, 433 BibliotecaGino Bianco

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