" Come siamo andati in Libia" e altri scritti dal 1900 aL 1915 I resultati da raggiungere Questo, però, non vuol dire che noi si debba limitarci a prender atto delle frasi dell'on. Salandra sul " sacro egoismo," sui " vitali interessi," e sulle "legittime aspirazioni," aspettando a bocca aperta che egli metta alla fine un po' di contenuto in queste formule vuote, che hanno fatto andare in solluchero tanta parte del nostro mondo politicante. No davvero. Noi siamo, anzi, convinti, che in questo momento, piu che in qualunque altro, ogni uomo che abbia qualcosa d'interessante da dire per definire quel " sacro egoismo," quei " vitali interessi," quelle " legittime aspirazioni," abbia anche il diritto e il dovere di parlare, di affermare le sue convinzioni e di • diffonderle nel paese, affinché esse s'impongano al governo, ne condizionino e ne sostengano l'azione, preparino a suo tempo l'accertamento delle eventuali responsabilità. La determinazione degli interessi attuali dell'Italia non può essere monopolio degli uomini ·di governo. Non occorre essere addentro in nessun profondo segreto di stato per sapere se oggi convenga all'Italia lo starsene disinteressata alla finestra a contare i colpi che gli avversari si dànno; oppure se sia preferibile accettare gl'inviti della Triplice Intesa e intervenire per abbattere il pangermanismo, e conquistare migliori frontiere orientali e nuove posizioni adriatiche; oppure se ci sarebbe piu utile prestare ascolto all'Austria e alla Germania, che ci offrono la Corsica, Nizza, l'Africa settentrionale. Per risolvere questi problemi, gli uomini di governo e i diplomatici non possiedono elementi diversi da quelli che sono a disposizione di quei cittadini privati, che abbiano una sufficiente conoscenza delle condizioni economiche, sociali, morali, dell'Italia, e degli altri paesi. Ché anzi, se un privato ha una coltura larga e una intelligenza penetrante, è certo che nell'apprezzare gl'interessi nazionali, si troverà assai meglio autorizzato di un ambasciatore o di un ministro che abbiano minore forza di ingegno e insufficiente preparazione di coltura. Questo è il nostro diritto e dovere di cittadini di uno stato democratico qual è l'Italia: definire gl'interessi dell'Italia, indicare i risultati che il Governo dovrebbe raggiungere nella attuàl,e crisi internazionale. Mezzi e fini Viceversa, la scelta dei mezzi piu opportuni per il raggiungimento di quei fini, deve essere abbandonata, in limiti assai larghi, al criterio e alla responsabilità degli uomini di governo. Motivo per cui, tutte le discussioni, che si fanno intorno all'indovinello se la neutralità sia utile o dannosa, se l'intervento sia pericoloso o necessario, sono perfettamente vane, .,perché male impostate. 424 BibliotecaGino Bianco
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