Un _popolomalato 1 Il nuovo diritto internaziona/,egermanico Nel discorso al Reichstag del giorno 4 agosto passato, il cancelliere dell'impero tedesco, Bethmann Hollweg, attribuiva la responsabilità della guerra alla Russia, la quale avrebbe avuto il torto di non voler abbandonare ancora una volta - e questa volta per sempre! - la Serbia in balia dell'Austria. Evidentemente, secondo il cancelliere dell'impero, la Germania aveva il diritto di sostenere l'Austria che moveva guerra alla Serbia: e di minacciar guerra alla Russia se non lasciava carta bianca all'Austria: e questo non · era provocar la guerra; ma la Russia non avrebbe dovuto sostenere la Serbia, e venire meno al suo dovere di remissività verso il kaiser protetto dal buon vecchio Dio: ciò facendo si era resa responsabile della guerra. Quando cosi parlava, il cancelliere non aveva ancora ricevuto l'ultimatum dell'Inghilterra in conseguenza della violata neutralità del Belgio. Ma, proprio pochi momenti dopo la storica seduta, l'Inghilterra dichiarò la guerra. Ed ecco che il cancelliere ritornando al Reichstag, nella seduta del 2 dicembre ha sentito il dovere di rettificare la sua esposizione storica, e di affermare, questa volta, che la responsabilità "intima e maggiore" della guerra non è né della Russia né della Francia, ma precisamente dell'Inghilterra: il Gabinetto inglese avrebbe potuto rendere impossibile la guerra, se avesse dichiarato senza equivoci a Pietrogrado che l'Inghilterra non desiderava lasciare il conflitto austroserbo ingrandirsi in conflitto continentale fra le grandi Potenze. Insomma, la Russia non avrebbe dovuto sostenere la Serbia, e l'Inghilterra avrebbe dovuto piantare in asso Francia e Ru~sia. Allora, si che la guerra non sarebbe scoppiata. Infatti l'Austria avrebbe fatto il comodaccio suo, e la Germania non avrebbe avuto il grande disturbo di snudare il brando. È di una chiarezza sorprendente. Il nuovo diritto internazionale nell'Europa "organizzata" dalla superiore civiltà germanica, avrà, dunque, per base questo principio: "La Germania ha il diritto di minacciare la guerra a chiunque, ogni volta che lo creda necessario a sé e ai suoi amici. Tutti gli altri Stati ·devono immediatamente domandare scusa e obbedire ai comandi. Chi disubbidirà, sarà responsabile innanzi a Dio e innanzi agli uomini della guerra che ne seguirà." 1 Pubblicato in " L'Unità," a. III, n° 38, 11 dicembre 1914, pp. 585-586, a firma AGRICOLA. [N.d.C.] 406 BibliotecaGino Bianco
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