Il Trentino e f Italia 1 Dicono che il principe di Biilow viene ad offrirci il Trentino, come pagamento - non si sa se della neutralità assoluta o di un intervento contro la Triplice Intesa. È necessario che il Governo italiano rifiuti l'offerta, e che la intera nazione obblighi il Governo a rifiutare. Dovremmo rifiutare, anche se insieme al Trentino ci fosse offerta l'Istria e qualcos'altro ancora. Il problema, centrale e .preminente, che l'Italia deve oggi risolvere, non è quello di acquistare qualche nuova provincia o qualche nuova colonia. È quello di assicurare la sua indipendenza nazionale minacciata - come quella di tutte le altre nazioni d'Europa - dalla vittoria austro-germanica. L'indipendenza nazionale è il 98 % di quel che ci occorre per vivere tranquilli. E noi la possediamo. In una Europa dominata senza piu alcun contrappeso possibile, dalla Germania e dall'Austria, quel 98 %, che noi possediamo, andrebbe perduto. Né il possesso del Trentino ci difenderebbe contro le prevaricazioni dei dominatori, né avremmo alcuna sicurezza di conservare il Trentino o qualsiasi altra provincia, anche piu importante, qualora i signori del mondo trovassero comodo disporne a loro volontà. Ecco perché ci è necessaria la disfatta del blocco austro-germanico. Se nell'atto di assicurarci il 98 %, che già possediamo (l'indipendenza nazionale), ci è possibile arrotondarlo fino al 100% con il completamento dell'unità1nazionale (Trentino e Istria) - e per nostra fortuna è possibile - saremmo stolti e colpevoli a non risolvere questo problema speciale e secondario approfittando della soluzione del problema generale e principale. Il principe di Biilow, invece, - se le notizie dei giornali sono vere - ci offre quel due, anzi quell'un per cento, che ci manca (il Trentino), a patto che aiutiamo, .sia con la neutralità, sia con l'intervento, la Germania e l'Austria a creare in Europa un nuovo stato di cose, in cui non esista piu quel 98 % (l'indipendenza nazionale) che già possediamo. Bisogna rifiutare il dono. E bisogna conquistarcelo, a fianco della Triplice Intesa, sulle rovine del pangermanismo e - occorrendo - anche con le armi nella mano. 1 Pubblicato in "L'Unità," a. III, n° 38, 11 dicembre 1914, p. 585, a firma L'UNITÀ. Questo articolo, che viene riprodotto anche nel saggio Guerra o neutralità, viene qui riportato per indicare come S., già nel 1914, presentisse il pericolo. [N.d.C.] 405 BibliotecaGino Bianco
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