Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Ripresa. Ma se in questi mesi abbiamo motivo di credere migliorata, nei limiti del possibile del necessario, la preparazione militare, .non è di altrettanto migliorata la preparazione morale del paese. Intorno alla probabile guerra è stata elevata tutta la mostruosa opera di speculazione e di perversione, che minaccia di toglierle ogni giustificazione, ogni aureola, ogni vera ed alta funzione nazionale. -· Il basso ventre parlamentare tenta di organizzare, col pretesto della guerra non ancora dichiarata dell'on. Salandra, un triste assalto alla corriera ministeriale e il ritorno al Governo dell'eroe on. Giolitti. Che sia stato proprio costui a rinnovare la Triplice Alleanza; che sia stato proprio costui a sfiancare l'Italia con la conquista libica e a disarmarla con l'aiuto degli Erriconi dell'amministrazione militare e del Ferraris del1' " industria nazionale "; - a 400 dei nostri deputati questo non importa, come non importa un corno né della guerra né della pace. Quel che loro interessa è di rivedere al piu presto, assiso sulle cose dello Stato> insieme all'on. Giolitti il Genio dormiglioso e freddoloso dell'on. Sacchi o la flatulenta eloquenza dell'on. Pantano, l'Hassuma Pascià del Mezzogiorno d'Italia. Quando c'è al Governo la " democrazia " c'è da mangiare per tutti: e questo è l'importante. Ritornato al potere, l'on. Giolitti potrà fare quello che vorrà: potrà organizzare nuovi incidenti alla Manouba e alla Carthage per entrare in guerra con la Triplice Intesa; potrà rompere il trattato della Triplice, senza neanche la scusa di non essere stato lui ad assumere la responsabilità dell'anticipato rinnovamento, potrà continuare· per tutta l'eternità in quella "neutralità attiva e vigilante," che consiste nello spendere e spandere milioni e miliardi senza far la guerra ad onore e gloria del senatore Rolandi-Ricci. Potrà fare tutto quello che vorrà. La " democrazia," che trova il pel nell'uovo ad ogni atto dell'on. Salandra, troverà che tutto sarà fatto bene, quando sarà fatto dall'on. Giolitti. Gli stessi deputati socialisti "ufficiali," che oggi sono compatti nell'assalire l'on. Salandra, non saranno piu compatti domani di fronte all'on. Giolitti. Gli ingenui vorranno continuare a fare opposizione risoluta; quegli altri diranno sempre al momento buono: " io son perplesso se, certo, quantunque, sebbene, però." E la opposizione socialista ritornerà ad essere quel che... non è mai stata quando bisognava combattere l'on. Giolitti. Mentre nella Camera fermentavano tutti i piu malsani umori del nostro politicantismo affarista, fuori delle Camere i trivellatori dell"' industrie nazionali" approfittano della crisi guerresca per riconquistare al "nazionalismo economico" tutto il terreno, che avevano perduto nello spirito pubblico per effetto della propaganda antiprotezionista dei tre anni trascorsi. Il dazio sul grano, il parassitismo zuccheriero e siderurgico, i piu scandalosi privilegi bancari, il piu sfrenato saccheggio della ricchezza pubblica e privata, - tutto si giustifica con la guerra, con la necessità di ringiovanire l'economia "nazionale" in vista della guerra, con l'opportunità di fare quello che fanno e che 395 ioliotecaGino Bianco

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