Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Le origini della f(Uerra diplomatica succeduta all'ultimatum austro-serbo, fra il 20 luglio e il 4 agosto, si rifiutava di assumere l'impegno esplicito d'intervenire immediatamente nella guerra, e ancora il 2 agosto non osava promettere alla Francia altro, se non difendere le coste francesi da un assalto navale tedesco (n. 148 della Corrispondenza inglese); e ripeteva che "sarebbe stato orribile essere trascinati dalla Serbia nella guerra" (nn. 1, 5, 6, 10, 24, 44), quelle esitazioni devono avere contribuito assai a rafforzare la previsione tedesca che l'Inghilterra si sarebbe tenuta neutrale, almeno per un po' di tempo, cioè fino a quando il Ministero non avesse vinto le riluttanze dei suoi amici pacifisti. E non a torto il ministro russo Sazonof insisteva, nei primi giorni della crisi, affinché l'Inghilterra dichiarasse subito di far causa comune con la Russia e con la Francia, essendo questo il solo mezzo efficace per rendere guardinga la Germania ed evitare la guerra (nn. 6, 17, 44). Ma al trionfo del piano tedesco occorreva la rapidità. E alla rapidità dell'azione militare occorreva la violazione del Belgio. E la violazione del Belgio - la violazione della "parola" neutralità di "un pezzo di carta," come diceva Bethmann Hollweg - doveva disfare, da un momento all'altro, tutte le ultime esitazioni pacifiste inglesi; doveva suscitare contro la Germania tanta onda di proteste anche in Italia; doveva rendere impossibile, col sacrificio eroico del Belgio, quella rapidità di azione, da cui la violazione era stata determinata. Tragico arruffio di difficoltà e contraddizioni, che si è accumulato da ogni parte, e che è assolutamente inconcepibile non sia stato previsto dagli uomini di governo della Germania. Ma leggendo il libro del principe di Btilow sulla Germania imperiale, si ha l'impressione che il trionfo diplomatico del 1908e il fatto di possedere finalmente nella flotta quel magnifico strumento guerre~co che era stato cosi a lungo desiderato, abbiano dato agli uomini di stato tedeschi una specie di ebbrezza, in cui si è perduto il sentimento delle proporzioni ed ogni capacità a distinguere i miraggi dalle realtà. E le pubbliche manifestazioni del Kronprinz contro l'accordo franco-tedesco del 1911 dimostrano che questa ebbrezza si era impadronita delle stesse persone piu vicine ai supremi poteri dello Stato. XV. 1870-1914 In questa aggressione la Germania si trova in condizioni assai diverse da quelle che il principe di Bismarck le aveva assicurate finché le sue ambizioni non andavano al di là della sicurezza continentale. Nel 1870 la Germania lottava per costituirsi in nazione contro il militarismo francese: e vinse con la simpatia del mondo intero. Oggi essa cerca, con la forza delle armi, di conquistare il dominio del mondo. E affidandosi alla sola forza delle armi, ha creduto di poter calpestare 393 I Biblioteca :,inoBianco

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