Le origini della guerra organismi piu potenti: chi primo avrà consumato le risorse, primo dovrà fermarsi, cioè arrendersi senza aver battagliato. Il governo tedesco, di fronte a siffatto piano, ha dovuto misurare le capacità contributive del proprio paese. E queste capacità erano, senza dubbio, inferiori assai a quelle dell'Inghilterra: specialmente se si consideri che nello stesso tempo la Germania doveva gareggiare anche nelle spese terrestri con la Francia, non meno ricca dell'Inghilterra, e con la Russia, che andava rapidamente ricostruendo le sue forze finanziarie e la sua organizzazione militare sconquassata dalla guerra giapponese e dalla rivoluzione successiva. Come fare accettare al popolo tedesco il peso delle enormi, crescenti spese terrestri e navali, quando tutti i discorsi degli uomini di stato inglesi eran diventati, da alcuni anni a questa parte, una continua protesta contro la follfa degli armamenti, e un continuo invito alla Germania affinché assumesse la iniziativa di una fermata, procurando a sé e all'avversaria un benefico sollievo di "vacanze navali"? La struttura economica germanica, come è noto, aveva finito col soffrire, nel suo slancio meraviglioso, di una grande penuria di capitale: l'ultimo tronco della ferrovia di Bagdad è rimasto per molti anni arenato, appunto per la mancanza. di credito. Come sottoporre a lungo un sistema industriale e commerciale cos1 scarso di risorse alla pressione della guerra a colpi di miliardi necessari per fronteggiare la Triplice Intesa? La massa della popolazione, per quanto disciplinata ed avvezza ad obbedire, non si sarebbe alla fine rivoltata contro l'imperatore, contro gli junker, contro il dissanguamento militare? Nelle elezioni del 1912 i candidati socialisti avevano raccolto piu di 4 milioni di voti: di quanto non sarebbe cresciuta la loro forza se nel 1916 avessero potuto presentarsi al corpo elettorale con un programma di protesta contro le spese colossali di questi ultimi tempi• e di opposizione alle spese nuove? XI. La volontà della guerra La politica mondiale, insomma, inaugurata nel 1897 dall'imperatore Guglielmo e secondata con tenacia e fervore dalla nobiltà militare e dall'alta borghesia capitalista germanica, minacciava di naufragare contro gli scogli delle difficoltà finanziarie, e delle lotte civili che intorno a quelle difficol~à non avrebbero mancato di prorompere. Il problema degli armamenti era giunto al punto che il contrasto di politica estera fra blocco austro-germanico e Triplice Intesa, minacciava di trasformarsi in un contrasto di politica interna tedesca fra imperialismo e socialismo. Per poco che la gigantesca corsa agli armamenti militari fosse durata, l'imperatore Guglielmo avrebbe dovuto resistere nello stesso tempo alla pressione della Triplice Intesa e al malcontento della media e piccola borghesia e del proletariato del suo paese. 387 Biblioteca Gino Bianco
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