Le origini della guerra 1 I. Germania, Francia e Inghilterra dopo il 1870 Rifiutando nel 1866, nonostante la fulminea completa vittoria, ogni conquista territoriale a danno della casa d'Austria, il principe di Bismarck seppe tenersi sgombra la via ad una prossima riconciliazione con gli sconfitti di Sadowa. Strappando, invece, cinque anni dopo alla Francia l'Alsazia e la Lorena, incatenò la Germania e la Francia a una perenne politica di ostilità e di sospetto. E la Germania ha dovuto porre, dal 1871 in poi, come uno dei capisaldi fondamentali della sua politica estera, la necessità di considerare sempre la Francia come avversaria inconciliabile; e l'ha trovata sempre alleata con qualunque avversario, occasionale o permanente, della potenza tedesca. L'opera non fu difficile, finché l'Inghilterra dové considerarsi antagonista navale e coloniale della Francia. La Francia aveva portato a salvamento della disfatta del 1870 la sua flotta; fu, sino al 1900, subito dopo l'Inghilterra, la seconda potenza marittima del mondo; si contrapponeva all'Inghilterra dovunque questa avesse o tentasse crearsi possedimenti coloniali. D'altra parte, la Germania né possedeva una flotta apprezzabile, né ostentava alcun programma d'espansione extra-continentale, che potesse condurla a urtarsi coll'Inghilterra. "Tutta la questione d'oriente," diceva Bismarck, "non vale le ossa di un granatiere di Pomerania." La ostilità continentale franco-tedesca e la gara coloniale franco-inglese, pertanto, associavano in un unico compito anti-francese le forze terrestri della Germania e le forze navali dell'Inghilterra. Assicurato per mare, grazie all'amicizia inglese, il proprio nascente commercio internazionale da ogni attentato della Francia, la Germania non doveva sul continente fare altro che impedire alla Francia ogni accordo con altri stati europei, che potesse mettere in forse il predominio militare tedesco. Il. Germania, Austria e Russia Qui il problema si presentava difficilissimo a risolvere. Austria e Russia, a cominciare dal Congresso di Parigi (1856), st sono affermate antagoniste nella questione balcanica. ' Conferenza tenuta dal Salvemini nell'Aula Magna del Liceo Beccaria di Milano il 16 novembre 1914 e pubblicata in Origini, Effetti e Prospettive della Guerra Europea - Raccolta di Conferenze tenute presso l'Università Popolare Milanese (novembre 1914-aprile 1915), compilata dal prof. SAVINOVARAZZANI,Milano, Ravà e C.i Editori, 1915, pp. 1-36. [N.d.C.] 374 Biblioteca Gino Bianco
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