Cose che posson accadere legge contro il latifondo; e aspettare con pazienza dieci, magari venti anni di prove, prima di riconoscere impossibile l'autonomia albanese. Ma il giorno - prossimo o lontano - in cui questo programma dovesse riconoscersi sconfitto, l'Austria dovrebbe fino da ora conoscere ben chiaro quale sarebbe il programma dell'Italia: l'Italia e l'Austria tengano sempre le mani a posto, e l'Albania sia divisa fra i vicini. Ma, purtroppo, il nostro Governo sembra non preoccupato di altro che di non avere programma. È deplorevole come, riguardo ai nostri rapporti con l'Austria, l'esperienza non ci abbia mai giovato per nulla. L'Austria, ogni qualvolta l'incontriamo di fronte, è sempre per i nostri governanti un fenomeno nuovo; la nostra scherma non sa che la parata. Già dal tempo del governo provvisorio chi rinfocolava il malcontento contro il potere centrale tra i cattolici del nord, chi ha eccitato gli scutarini contro la scelta di Durazzo a capitale, se non l'Austria che s'era vista chiusa la sua marcia su Scutari dal pronto intervento internazionale? Da allora fino all'assedio di Essad Pascià, fino all'ultimo stupido arresto del nostro ufficiale, non è da parte dell'Austria che una serie di atti inconsulti, rabbiosi, che non hanno altra ragione se non quella di aumentare il caos. E l'on. Di San Giuliano ... para. Fino a quando ci limiteremo a parare? Non verrà mai il momento di una sp!egazione chiara e leale con l'Austria, che ci consenta una sincera amicizia in una situazione senza imbrogli, senza sorprese, senza cavilli? Ma in Italia, oggi, la " politica delle mani nette " è in ribasso: abbiamo tutti il furore della "politica delle mani sporche." Se c'è da fare una pelandronata, noi siamo felicissimi di farla, solo perché è una pelandronata, anche se in ultima analisi ci riescirà dannosa. E questa si chiama "politica realista." Cose ehe posson accadere 1 Non per il magro divertimento di far la Cassandra, l'Unità insiste a delineare alcuni possibili svolgimenti dell'attuale situazione internazionale, ma per sottoporre agli italiani, sia pure come ipotesi di lavoro, quella parte che è prevedibile (e che può esser quindi diretta e corretta in tempo) dell'imminente storia. 1 Pubblicato in « L'Unità," a. III, n° 29, 17 luglio 1914, p. 549, a firma SH. [N.d.C.] 341 . · BibliotecaGino Bianco.
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