I. "Come starno andati in Libia" e altri scritti dal 1900 al 1915 .. Commissione internazionale alla quale non può spettar altro che una funzione di controllo. Qualche anno di governo da parte di alti funzionari olandesi - egli dice - permetterà che la nazione consolidi il suo sentimento patrio, che il popolo acquisti dignità, assurga cioè a una coscienza che non gli faccia vedere la cosa pubblica attraverso le lenti del feudalismo. E conclude: Noi dunque dobbiamo concludere che la Patria è il Re, che dobbiamo stringerci alla sacra persona con affetto vero, per dare forza al Sovrano, per renderci degni, Popolo e Re, l'uno dell'altro. Maomettani, cattolici ed ortodossi, abitiamo la stessa _ terra dei nostri padri, viviamo tutti l'uno dell'altro, abbiamo comuni i nemici della indipendenza, della llingua, della storia e dei costumi nostri: sia perciò comune, solidale il nostro odio verso chi medita il fratricidio; sia eterno il disprezzo per chi arma il braccio dei fratelli traviati. È un programma interessante per quanti credon necessario ogni sfogo nell'interesse italiano, a salvare, se ancor possibile, una effettiva autonomia albanese. Ma non è probabile che ne parleranno molto i corrispondenti affannati a raccogliere i broccoli delle viuzze di Durazzo. Ed il nostro governo seguiterà ad allargare, in bella compagnia coli'Austria, la nuova Albania, coi suoi Castaldi, Multedi, Municchi e Chinigò. La nuova Albania 1 Questo studio del libro del nostro Vaina, che costituisce il primo volume della collezione "La Giovine Europa" (ed. F. Battiato, Catania, L. 2,50), farà sorridere piu d'uno fra i cos1detti "pratici" di politica internazionale. L' Albania ehe nasce del Vaina esce proprio nel momento in cui l'Albania sembra essere sul punto di tirare le cuoia. Esiste, può esistere un'Albania autonoma? Dove mai il suo tipo etnico? Dove la sua lingua? Dove la sua cultura? Dove la sua coscienza nazionale? Serbi, greci, bulgari, rovistano con inconsueto interesse i volumi degli studiosi dell'Albania per trovarvi le ragioni della loro fede. Vedete, vedete che cosa 1 Pubblicato in "L'Unità," a. III, n° 27, 3 luglio 1914, pp. 542-543, a firma 0BSERVER. [N.d.C.] 338 BibliotecaGino Bianco
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