Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

"Come siamo andati in Libia" e altri scritti dal 1900 al 1915 e l'Austria, pronuba la Germania, non dovrà fare altro che accordarsi con la Grecia per il canale di Corfu e· per l'Epiro, perché l'Italia si trovi magnificamente giocata, e l'autonomia albanese passi nel regno dei piu. _ È bene che abbiamo una buona volta il coraggio di guardare le cose in faccia e renderci conto dei pericoli, a cui andiamo incontro, e dei mezzi per fronteggiarli. Noi temiamo assai che l'autonomia albanese sia oramai compromessa per sempre. E ce ne duole molto. Sarebbe stata per l'Europa civile una grande opera di giustizia e di pace la creazione di una nuova nazione libera per volontà di tutti, sotto la tutela di tutti: sarebbe stato un magnifico esempio di quel che dovrebbe sempre essere in casi analoghi l'opera della internazionale dei popoli civili. E l'Italia poteva mettersi a capo di quest'opera. Ma occor- · reva che nei due anni passati la politica estera italiana fosse stata affidata a un uomo di fede e di energia, e non ad uno scettico invecchiato e malato, comandato a bacchetta da un primo ministro insofferente di noie e desideroso di vivacchiare alla giornata, fiancheggiato da tipi della caratura intellettuale di Primo Levi e di J ames De Martino. E oggi, pur dovendo sempre la nostra diplomazia fare ogni piu estremo sforzo per mantenere il programma dell'autonomia albanese, pur dovendo noi cercare di suscitare un attivo accordo internazionale affinché sia possibile sotto la tutela dell'intera Europa civile la organizzazione e il consolidamento del nuovo stato, noi dobbiamo proporci il problema del quid agendum per il caso che l'accordo internazionale sia divenuto del tutto irrealizzabile e l'autonomia albanese non possa reggersi piu a nessun patto. E il quid agendum a noi sembra chiaro come la luce del sole: rifiutare ogni divisione in sfere d'influenze fra Austria e Italia; rifiutare ogni condominio austro-italiano; lasciare che l'Albania sia divisa fra i vicini balcanici, con assoluta esclusione dell'Austria; riallacciare, intanto, subito, le relazioni d'amicizia con la Russia e con la Francia per tenerci pronti ad ogni eventualità. Ma affinché questa nuova politica sia possibile, bisogna cominciare con l'augurio che l'on. Di San Giuliano senta, al piu presto possibile, la necessità di curare la sua salute con un lungo e ben meritato riposo. 334 Biblioteca Gino Bianco

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