Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

Gli effetti militari e internazionali dell'impresa libica errore comune alla intera nazione. Fare carico ad essi soli di un errore universale - errore positivo nei colonialisti, errore negativo negli anticolonialisti, errore di leggerezza in tutti - sarebbe ingeneroso e ingiusto, oltre che inutile oramai. In Libia ci siamo e ci resteremo purtroppo! Recriminare sui motivi, che ci hanno condotti al doloroso passo, o glorificarli coll'aiuto di una nuova filosofia della storia a base di sviluppi verticali e orizzontali, può servire a suscitare gli applausi delle plebi dei comizi e della Camera, ma non può revocare l'irrevocabile. Ben piu necessaria e piu utile sarebbe la ricerca delle responsabilità che il Ministero Giolitti e piu specialmente l'on. Giolitti, hanno nella scelta del momento e del modo della conquista. Qui la responsabilità generale del paese scompare, e si delinea la responsabilità individuale dell'uomo, che ha presieduto alla realizzazione della aspirazione comune. Ed è una responsabilità terribile, dalla cui discussione l'op. Giolitti dovrebbe uscire distrutto. Ma proprio sul quando e sul come l'impresa è stata iniziata e condotta, la Camera, al momento in cui scriviamo, non ha ancora cominciato a discutere, salvo qualche accenno assai buono dell'on. Modigliani agli errori iniziali dell'impresa, e la critica ai trucchi finanziari fatta dagli on. Sonnino e Graziadei; e salvo un discorso stomachevolmente ultragiolittiano dell'on. De Felice, il quale ha cercato di far dimenticare le responsabilità dell'on. Giolitti - e un poco anche le responsabilità proprie! - buttandosi con tutto il suo peso addosso al general Caneva. E probabilmente non ne discuterà... Gli effetti militari e internazionali dell'impresa libica 1 La Libia - si è sempre detto dai nazionalisti e dagli altri strateghi del tripolismo - è necessaria alla difesa militare d'Italia; se altri avesse occupata la Libia, il Mezzogiorno d'Italia - ha detto l'on. Labriola - non avrebbe piu sicurezza contro le forze accumulate su la sponda opposta. Ed ecco, ora, l'on. Bettolo dichiarare alla Camera, nella seduta del 26 1 Pubblicato in " L'Unità," a. III, n° 10, 6 marzo 1914, p. 471, e riprodotto insieme al precedente articolo, nel volume Come siamo andati in Libia, e ristampato anche nel volume L'Unità di Gaetano Salvemini, pp. 325-327. [N.d.C.] 319 81bllotecaGino Bianco

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