Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

" Come siamo andati in Libia " e altri scritti dal 1900 al 1915 d'allora tripolino per la pelle, perché aveva scoperto nientemeno che "l'occupazione di Tripoli darà valore all'Eritrea colla creazione della via _commerciale dal Mediterraneo al Mar Rosso" (proprio costi), l'onorevole De Marinis poteva a buon diritto commentare trionfalmente quella discussione col dire: È fallito lo scopo dei Gruppo socialista di ottenere dall'Estrema Sinistra una votazione contraria all'occupazione e di promuovere nel paese un 'agitazione antitripolina (Tempo, 24 aprile). Il 16 maggio 1902 ci fu una nuova riunione per prendere la deliberazione definitiva. Mentre all'adunanza precedente avevano partecipato 50 deputati e Il aderenti, a questa nuova riunione i presenti furono appena 37 e gli aderenti 15. Val quanto dire - commentava nella Critica Sociale del 1° giugno 1902 un brontolone rompiscatole 2 - che, su 90 deputati dell'Estrema, ce ne sono circa 40, ai quali della questione di Tripoli non importa un fico secco: o ci si va, o non ci si va, per essi è lo stesso. E fra questi assenti indifferenti non erano scarsi neanche i deputati socialisti . .Nella nuova adunanza, dopo la solita logomachia fra i favorevoli e i contrari all'impresa, fu presentato un ordine del giorno che diceva: L'Estrema Sinistra, dinanzi alla questione di Tripoli, riafferma la sua decisa oppo· sizione ad ogni espansione coloniale con mezzi militari. L'on. Barzilai dichiarò di accettarlo "perché non pregiudica la possibilità di una eventuale occupazione della Tripolitania, ai fini della difesa dell'equilibrio del Mediterraneo." Nessuno dei- presenti o degli assenti, neanche fra i socialisti, protestò contro questa interpretazione capziosa, sofistica, violentatrice della lettera cosi chiara e lucida dell'ordine del giorno. Il quale, dopo essere stato di dentro e di fuori demolito dal commento dell'on. Barzilai, fu votato all'unanimità, meno il voto dell'on. De Marinis, il quale in quella occasione fu il solo uomo serio, pare impossibile, nella pulcinelleria generale. PER L'IMPRESADI TRIPOLI- cosi commentava la commedia l'on. Turati sulla Critica Sociale del 1° giugno 1902 - FRA IL si E IL No CI È SCAPPATO IL Ni. E il brontolone sullodato commentava pèr conto suo, sempre sulla stessa Critica Sociale: Cosi l'ordine del giorno contrario ad ogni spedizione servirà come alibi da presentarsi agli elettori per dar a vedere di non avere nessuna responsabilità negli avvenimenti; l'interpretazione dell'on Barzilai, invece, è un avviso al Governo, che faccia pure comodamente i fatti suoi, perché da parte ddll'Estrema non troverà nessuna seria opposizione. 2 Il • brontolone rompiscatole " era Salvemini e il suo scritto è quello pubblicato in questo volume col titolo Tripoli e l'Estrema, pp. 20-24. [N.d.C.] 316 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==