" Come siamo andati tn Libia " e altri fcritti dal 1900 al 1915 L'Albania La questione albanese è appunto un caso tipico di quelle infinite, aggrovigliatissime, questioni etniche, am.ministrative e religiose, che gli stati balcanici devono risolvere con prudenza e con spirito di equità, se vogliono eliminare ogni pretesto a pericolosi interventi dell'Austria nei loro affari e mantenere saldo il buon accordo attuale. Che fra la Macedonia e l'Adriatico esista un popolo albanese, nettamente distinto da tutti i popoli vicini per originalità etnica e per continuità territoriale, il quale ha diritto a vivere autonomo o per lo meno a far le prove della sua capacità a vivere autonomo in condizioni normali, questo non può essere messo in dubbio da nessuno che abbia conoscenza della realtà e senso di giustizia. Ed è veramente umiliante per la ragione umana, e quasi umoristico, vedere i serbi - i disprezzati di ieri! - nell'esaltazione delle attuali fortune, arrogarsi un diritto naturale di do~nio sugli albanesi negando a questi a priori ogni capacità a governarsi da sé, cioè invocare contro gli albanesi, quello stesso argomento, di cui si è sempre fatta forte l'Austria contro i serbi per giustificare le proprie ambizioni balcaniche. D'altra parte, non bisogna scambiare la Albania vera e propria con la "grande Albania," che sarebbe costituita anche da tutta una frangia vastissima di gruppi albanesi, i quali si rimescolano coi gruppi vicini verso il confine greco, e verso il confine montenegrino, e nella Macedonia fino nel cuore della Vecchia Serbia, e fin presso il confine bulgaro. È evidente che questa "grande Albania" non ha nessuno speciale diritto ad essere mantenuta politicamente unita alla " piccola Albania," trascinandosi dietro tutte le altre popolazioni con cui è rimescolata: se non altro, perché gli albanesi sono innegabilmente meno inciviliti dei serbi e dei bulgari e dei greci: e questo loro stato arretrato, se non crea negli altri il diritto di cancellare la nazionalità albanese dov'essa è compatta, fa apparire assurda ogni pretesa albanese a prevalere politicamente sugli altri nelle zone miste e contestabili. Nelle quali zone il problema della nuova circoscrizione territoriale deve essere risoluto per mezzo di compromessi, analoghi a quello per cui serbi e bulgari e greci dovranno nelle altre zone miste della Macedonia cedersi a _v~cenda nuclei piu o meno vasti di connazionali isolati dal ceppo di ong1ne. In questo momento due zone della "grande Albania" hanno maggiore interesse per la politica internazionale: quella piu a sud verso il confine greco, che è in buona parte ellenizzata e di cui le parti piu meridionali saranno probabilmente aggregate alla Grecia; e quella a nord del bacino del Drin, fra il Montenegro e la "piccola AlbaQia," la quale è stata negli ultimi decenni profondamente lavorata dalla propaganda cattolico-austriaca, i cui abitanti oggi sembra si dividano fra ausiliari del Montenegro, difensori del vessillo del Profeta e invocatori dell'intervento dell'imperatore d'Austria: 264 BibliotecaGino Bianco '
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==