Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

All'impazzata 1 Nella primavera passata l'Avanti! pubblicò a pochi giorni di distanza due articoli di politica estera di due diversi collaboratori, dei quali l'uno conchiudeva nell'affermare la necessità che l'Italia rinnovasse la Triplice Alleanza, e l'altro sosteneva come qualmente l'Italia dovesse aderire alla Triplice Intesa. E la direzione del giornale accompagnava tanto l'uno quanto l'altro articolo con la dichiarazione che il giornale non intendeva, pubblicando quegli articoli, fare nessun atto di adesione né all'una né all'altra tesi; una maniera come un'altra per documentare la ignoranza ed impreparazione del partito socialista di fronte al problema delle alleanze, come del resto di fronte a tutti i problemi un po' piu seri che non siano per esempio la nomina di un "compagno cosciente" a vicesegretario comunale, o la postulazione di qualche piccolo appalto per i disoccupati presso il Gabinetto elettorale dell'onorevole Sacchi. Da qualche mese a questa parte, però, la scena è cambiata; l'organo del socialismo rivoluzionario e cooperativo trabocca di articoli di politica estera. E la nota fondamentale di questa inaspettata e inaudita eruzione di alta competenza diplomatica, in cui si distingue specialmente l'onorevole Treves, è che la Triplice Alleanza è ormai rinnovata, che la monarchia di Savoia porta a rovina l'Italia, che andiamo verso un periodo di enormi spese militari, ecc. Noi non conosciamo le segrete cose piu che non le conoscano i diplomatici dell'Avanti! Perciò non ci sentiamo di affermare con sicurezza che il rinnovamento della Triplice Alleanza è tuttora incerto. Abbiamo solo l'impressione che il momento critico non sia ancora giunto, sebbene si avvicini a grandi passi; e che tutta la campagna triplicista dei grossi giornali abbia lo scopo, non tanto di giustificare il rinnovamento già avvenuto, quanto di forzare la mano al ·nostro Governo, tuttora oscillante e incerto, affinché la Triplice sia rinnovata e alle condizioni che fan comodo alla Germania e all'Austria. Ad ogni modo, finché il rinnovamento della Triplice e i fatti fondamentali di questo rinnovamento non siano conosciuti per indizi un po' piu sicuri che non siano gli articoli dei vari Cirmeni, è evidente a chiunque non abbia perduto il bene dell'intelletto che in questo momento le pretese da cani arrabbiati, con cui l'Avanti! investe a occhi bendati l'infame monarchia, non servono ad altro che a fare magnificamente il gioco dei triplicisti. Quel che oggi occorre è illuminare il paese a base di dati e di ragionamenti concreti, e senza convulsioni epilettiche, intorno ai pericoli e ai danni della politica tedesca, disputando il terreno, palmo a palmo, alla stampa triplicista, creando nella opinione pubblica una conoscenza seria e chiara del grande 1 Pubblicato in "L'Unità," a. I, n° 43, 5 ottobre 1912, p. 169, a firma L'UNITÀ. [N.d.C.] 238 Biblioteca- Gino Bianco

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