Il lato storico del -problema delle alleanze quattro corpi d'armata alla frontiera meridionale. In sostanza la politica è formulata cosi: mantenere la massima cordialità di rapporti con l'Austria di fronte alla quale non abbiamo segreto alcuno, e procurare che l'Italia non sia trascinata fuori della Triplice (Com".ere della Sera, 20 dicembre 1911). Ora l'identico interesse, che ha oggi la Ger.mania a non lasciar trascinare l'Italia fuori della Triplice, aveva la Germania trent'anni or sono a trascinarla dentro, anche se è vero che la efficienza dell'ltali,a era allora assai scarsa. Gli è che l'Italia, anche debole e male organizzata, rappre.senta, in grazia della sua posizione geografica, per quello fra i due vicini dell'est e dell'ovest, con cui si allea, il doppio delle sue forze reali: libera le mani all'amico e le lega all'avversario; esponendosi - nella peggiore delle ipotesi - ad essere sconfitta verso le Alpi, assicura o facilita la vittoria del proprio alleato sql Reno o in Polonia. E il Bismarck se ne rendeva ben conto. Le stesse parole del Bismarck, che il Foberti riferisce sulla importanza che non avrebbe l'Italia se l'Austria fosse sicura di sé contro la Russia, dimostrano appunto che l'Italia anche allora aveva importanza, dal momento che l'Austria non aveva quella sicurezza. A conferma della teoria del Formentini, oltre alle prove addotte dal Formentini stesso (Unità, n. 7 e 32), ce n'è una assai caratteristica, finora inosservata. Nel volume La politi"cadi Leone XIII da Luigi Galimberti a Mariano Rampolla, pubblicato da Crispolto Crispolti e da Guido Aureli nel gennaio passato (Casa editrice Buontempelli e lnvernizzi di Roma), è riprodotto il resoconto del coll~quio avuto dal cardinale Galimberti col Bismarck il 24 marzo 1888. Il Galimberti chiedeva al Bismarck che prendesse a cuore la questione rqmana. Ecco il dialogo: · Bismarc'I{ "Si, voi avete ragione; mais il faut savoir attendre. La restituzione di Roma alla Santa Sede in questo momento cagionerebbe una rivoluzione in Italia. Ora una rivoluzione in Italia menerebbe seco la caduta della dinastia e l'alleanza della repubblica italiana con la francese... Nell'ipotesi assai probabile di una guerra contro la Francia e la Russia, l'alleanza del 'Italia è necessaria [ allla Germania e all'Austria] non soltanto negativamente ma anche positivamente." Galimberti " Ma se la Francia facesse la guerra all'Italia, forse l'Austria cattolica si opporrebbe?" Bismarc'k_ " Prima si pensa ad esistere e poi ad esser cattolici. Per l'Austria l'alleanza con l'Italia, e quindi il difenderla da un'aggressione della Francia, è questione di esistenza." È vero, pertanto, che l'Italia, come pensa il Foberti, fu costretta ad aderire al blocco austro-tedesco, piu che da propri interessi positivi, dal bisogno negativo di sfuggire ai pericoli di un isolamento in cui tutti le erano o minacciavano di esserle nemici; ma è vero anche che l'adesione dell'Italia çra necessaria, utilissima al blocco austro-tedesco: tanto è vero che il Bismarck, con abilità meravigliosa, manovrò in modo da determinare il pericoloso isolamento dell'Italia, appunto per costringere l'Italia a buttarsi disperatamente verso la Germania e l'Austria. 223 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==