Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Per la candidatura Donati1 Bari, 25-10-1919 Caro Ciriani, vorrei essere libero da ogni altro impegno elettorale per venire nel for– te Friuli e fare la propaganda per Giuseppe Donati. Io non ho la fede religiosa del Donati. O meglio non ho la stessa forma di fede religiosa. Egli è cristiano, come te, cristiano del vero cristia– nesimo autentico di Cristo. Il cristianesimo della libertà· per tutti, della giu– stizia per i deboli, della carità per gli uomini compagni di dolore nella vita. Io appartengo a quella religione stoica, che non ha nessun dogma e nessuna speranza di vita futura, ma ha comune col cristianesimo il rispet– to della libertà, il bisogno della giustizia, l'istinto della carità umana. Eb– bene, dal sentimento di queste necessità morali che è comune alla religio– ne mia e alla vostra, che potrebbe far definire Marco Aurelio come cristia– no e sant' Agostino come stoico, io sono spinto a desiderare ardentemente, ad augurare fervidamente che i lavoratori friuliani mandino alla Camera dei deputati, insieme a Te, Giuseppe Donati. A nessuna volontà piu pura potrebbero affidare la difesa dei loro di– ritti. A nessun ingegno meglio nutrito di forti studi potrebbero affidare lo studio dei loro problemi di classe e di religione, la difesa dei loro sacri interessi. La nuova Camera avrà difficoltà formidabili da affrontare. Guai se fra gli uomini nuovi che la invaderanno non ci saranno alcune diecine di uomini forniti di solida cultura politica e di alta coscienza morale, che funzionino da lievito in quella massa amorfa, che accendano innanzi agli spiriti perduti nel buio la fiaccola della giustizia e della verità. Il rinnova– mento degli uomini, se non fosse accompagnato dal rinnovamento delle idee e dei metodi, a nulla servirebbe, anzi riuscirebbe dannoso. 1 Da "La nuova libertà" (organo della Lega democratica cristiana, di cui Giuseppe Donati era uno dei maggiori esponenti), Bologna, 9 novembre 1919. Il destinatario della lettera, avv. Marco Ciriani, deputato dalle elezioni del 1913 del collegio di Spilimbergo (Udine), era l'unico rappre– sentante della Lega democratica cristiana a Montecitorio; nelle elezioni del 1919 si presentava can– didato democratico-cristiano in Friuli, insieme a Giuseppe Donati. A differenza di questo, che si presentò senza successo anche in Romagna, il Ciriani fu rieletto. [N.d.C.] 368 BibliotecaGino Bianco

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