Gaetano Salvemini - Stato e Chiesa in Italia

Pace in tempo di guerra Nell'Italia meridionale nessuno se ne interessava. Anticlericali e cattolici, anche nell'Italia settentrionale, sapevano benissimo che i destini della reli– gione cattolica in Italia non dipendevano da un insegnamento catechistico, generalmente noiosissimo, somministrato per due sole ore settimanali, a bambini dai 6 ai 10 anni, da un prete che, finita la sua opera, spariva dalla scuola per tutto il resto della settimana. Anticlericali e cattolici si accapiglia– vano per puntiglio politico, piu che per vero odio o zelo religioso. Nel 1900 ebbe luogo il pellegrinaggio mondiale a Roma per il cosid– detto "Anno Santo," celebrato ogni venticinque anni. ·Chi esamina la colle– zione della Civiltà cattolica per tutta quell'annata, trova che tutte le ceri– monie si svolsero senza il minimo disordine o incidente. I gesuiti, che compilavano la rivista, sarebbero stati ben contenti di dar notizia di qualche inconveniente, che dimostrasse la mala volontà del governo "usurpatore," e la condizione "intollerabile" in cui era ridotto il "prigioniero del Vatica- no." Invece· niente o quasi niente.1 8 . Al contrario, la Civiltà cattolica fu costretta a rilevare quanto il governo fece per impedire le manifestazioni anticlericali progettate per l'anno 1900. Nella seduta del 2 febbraio 1900 della Camera dei deputati, il sottosegre– tario agli Interni, rispondendo a un deputato che reclamava la libertà per un congresso anticlericale da tenersi a Roma durante l'Anno Santo, rispose che, "data la ricorrenza dell'Anno Santo e l'impegno preso dal governo italiano di far rispettare le solennità religiose, l'autorità ha creduto di vietare quel– le manifestazioni che potessero turbare l'ordine pubblico, tanto piu il con– gresso anticlericale cui avevano aderito associazioni sovversive, come la lega anarchica laziale. "1 9 Malgrado il divieto governativo, gli studenti anticlericali tentarono, il 17 febbraio 1900, una pubblica manifestazione per commemorare Giordano Bruno. La Civiltà cattolica pose in luce l'energia spiegata dalla polizia per impedire la manifestazione. ln soi-tanz-a - essa concluse - l'unica cosa che ooterono fare in onore del loro Martire, fu l'appendere due misere corone sul monume~to di Giordano Bruno, l'una di lauro con bacche dorate e l'altra di garofani rossi con la scritta: A Giordano Bruno il Congresso anticlericale universitario. Quanto al potere aprir bocca in pubblico, per elo– giare il campione del libero pensiero, non ne fu nulla. Una siepe di carabinieri e di guar– die circondava il monumento e non lasciava che vi si avvicinasse nessuno. Non restò 18 Ecco i rimproveri, che la "Civiltà cattolica" poté fare al governo italiano durante l'intera annata: a) Il governo italiano, incurante della "tutela morale" dei pellegrini affluenti a Roma, non provvide ad impedire che, nelle vetrine dei negozi romani, si esponessero figure e caricature offen– sive per il sentimento dei cattolici (vol. I, p. 482). b) Allegando il pericolo della diffusione dell'epidemia del vaiuolo nero, scoppiata, pare, a Marsiglia, le autorità italiane fermarono alla frontiera un treno di pellegrini marsigliesi, mentre non facevano alcuna difficoltà all'ingresso dei viaggiatori ordinari provenienti dal sud della Francia (vol. I, pp. 485, 609). e) L'autorità di pubblica sicurezza non mostrò sufficiente energia per impedire le manifesta• zioni di giovani anticlericali contro il predicatore quaresimalista di San Carlo al Corso, a cui la rivista rimproverava, essa stessa, alcune intemperanze di linguaggio (vol. II, p. 228). 19 "La civiltà cattolica," 1900, vol. I, p. 483. 153 BibliotecaGino Bianco

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