Filippo Turati - Il vindice sacrificio di Giacomo Matteotti

4 Di morire per rivivere; di morire perchè tutto un popolo morto Ti viva; di morire perché il nostro sangue purifichi le zolle, le sacre zolle della P_atria, che alla Patria - se le fecondi sudore di servi - procacciano messi avvelenate. E questo vivo, che è -qui accanto a me, alla mia destra, ritto nella sua svelta figura di giovine arciere, di cu i voi vedete il sdrriso, di 1iui voi sc_orgete il cipiglio - _ perc-hè non è un'allucinazione, perchè lo vedete, perchè non vi inganno, - qu,esto vivo, questo superstite, questo ormai immortale e invulnerabil", fatto tale dai nemici nostri e d'I talia; questo vivo, nell'odierno rito, è.trasfigurato. E' Lui ed è tutti. E' uno ed è l'universale. E' un individuo ed è una gente. Invano gli avranno tagliuzzato le membra, invano (come si narra) _lo avranno assoggettato allo scempio più a troce, invano il suo viso, dolce e severo, sarà stato sfigurato . Le membra si sono ricomposte. Il miracolo di Galilea si è rinnovato. A che le v:ane ricerche, o farisei d'ogni stirp ef A che gli idrovolanti sul lago; a che il perlustrare la macchia, il frugare nei forni, L'avello ci ha resq la salma. Il morto si leva. "La mia idea nori muore,, 1 • E parla. E ri)ice le parole sante, strozzategli nella gola, che furono da uno dei sicari tramandate alle genti , che son Sue quand'anche non le avesse pronunciate, che son verelse anche non fossero realtà, perchè sono- l'anima Sua; le parole che si incideranno nel bronzo sullà targa che mureremo qui o sul monumento che rizzeremo sulla piazza. a mònito dei futuri: «Uccidete me, ma l'idea che è in me non la uéciderete mai..:. La mia idea non muore ..• I miei bambini si g lorieranno del loro padre... I lavoratori b~"diranno il mio cadavere ... Viva il Socialisino !~. Rihlioteca Gin Biarco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==