Filippo Turati - Il vindice sacrificio di Giacomo Matteotti

l 2L nante ha consentito per alcune ragioni particolari o di luogc> o di perso11a. (J nterruzioni, rumori). Volete i fatti r La Camera ricorderà l'incidente occorso al collega Gonzales. TERUZZl : Noi ci ricordiamo del 1919 quando buttavate gli ·ufficiali nel Naviglio, lo, per un anno, sono andato a casa con la pena di morte sulla jesta ! MATTEOTTI: Onorevoli colleghi, se voi volete contrapporci ahre elezioni, eb<bene io domando la testimonianza di un uomo che siede al banco del Governo, se nessuno possia dichiarare che ci sia stato un solo avversario che non abbia potuto parlare in contraddittorio con me nel 1919. Voci: Non è vero i Non è vero! FINZI, sottosegretario di Stato per l'Interno: Michele Bianchi! Proprio lei ha impedito di parlare a Michele Bianchi! ,MATTEOTTI : Lei dice il falso! . (lnterr11zioni - Rumori). Il fatto è semplicemente questo, che l'on. Michele Bianchi con altri teneva un comizio a Badia Polesine. Alla fine del comizio che essi tennero, sono arrivato io e ho domandato la parola in contraddittorio. Essi rifiutarono e se ne andarono e io rimasi a parlare. (Rumori - Jnte·rruzioni). FINZI, sottosegretario di Stato per l'Interno: Non è·. così! MATTEOTTI: Porterò i giornali vostri che lo attestano. FINZI, sottosegretario di Stato per l'Interno: Lo domandi all'on. Merlin che è il più vicino a lei! L'on. Merlin cristianamente deporrà. MATTEOTTI : L'on. Meri in ha· avuto numerosi contraddittori con me. e nessuno fu impedito o stroncato. Malasciamo stare il ·passaio. Non dovevate voi essere i· rinnovatori del costume italiano, non dovevate voi essere coBib 1mecaGino Bianco

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