Carlo Rosselli - Socialismo liberale

• Sarebbe impossibile di trovare qui anche l' ombra di una d1mostrazione: si tratta di àff ermazio"ni del tutto gratuite. 1\/Iarx non ha ma-i lasciato supporre di poter far sua· una concezione cosi incomprensibile, come se fosse possibile di dare una legge vera per la generalità e non per. il caso particolare: un uomo_ libero « in abstracto » ·e che non lo è più in modo concreto, libero nell'eternità ma non nel momento. La .crisi intellettuale. Con l\!Iondolfo finis_ce la storia del· revisionismo italiano. Storia triste, p~rchè"'.la duplice corrente critica che a un certo mo1nento era_sen1brata affermarsi, non è riuscita a raggiungere risùltati concludenti; non è riuscita ad if).fluenzare le 1nas;,e e tanto meno a impregnare i programmi del partito. Come certe cor_- renti desertiche, essa_ ha finito per perdersi in misteriosi meandri sotterranei, assai spesso in quelli del1 'rgnoranza, dell'indifferenza, della 1nancanza I di sincerità o di un piatto utilitarismo. U nà voFta liberati dalla duplice eresia .di destra e di sinist_ra, d'accordo per una valutazione senza pregiudizi del marxismo, sbarazzati dalle forze più gio- ' vanili, i più vitaii e di spirito indipendente, i membri del partito non parlarono più della crisi del marxismo. ç"ome se es_sa fosse stata definitivamente risolta, si continuò .a discorrere di « socialismo scientifico»; ciascuno mise in valore le proprie tesi imbottite di indistinte citazioni di, l\ifarx. ·Si dich_iarò come non mai il Capitale grande 1ibro intangibile del sociaìismo ; n1a non si assistette pi{1 ad un approfondimento rea~ BibliotecaGino Bianco

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