Mandolfo non ha saputo sottrarsi al difetto tipico di tutti gli scrittori revisionisti, di confezionare un l\tlarx: di fantasia e ~i far _entrare di contrabbando nel suo sistema di pensiero grazie ad acrobazi"e dialettiche ed a- sforzi di erudizione, le -·proprie idee e le esigenze nuove, rinunciando così ad ogni sviluppo originale.' • Con1e gli altri, egli ha voluto rivedere questo pensiero alla luce unilaterale della posizione. gioYanile di 1viarx, rigettando silenziosamente tra le ,scorie tutto quello che non quadrava· col sistema dell'in_terprctazione nuova, sebbene l\tiarx. dal -canto suo a__bbiadato a quelle scorie una· importanza fonda1nentalc. l Come gli altri revisiqnisti, Niondolfo riduce il marxismo alla teoria n1aterialis.ta della storia, ricondotta al concetto centrale deì rovesciamento della pré1ssi. Teoria del valore, catastrofismo, sono gettati alle ortiche : lo- scopo di Niondolfo è di estrarre dal marxi~ smo una filosofia del ·socialismo che sia in pieno accordo con una visione attivista del processo storico senza cadere negli eccessi di un estremo volontarismo. « Il rapporto tra l'uomo e il suo ambiente. storico sociale, - egli dice, riassu1nendo il SlJO pensiero, - non è un rapporto tra due cose esterne l'una all'altra, ma un rapporto di azione e di reazione, un rapporto dialettico all'interno di un 'unica ·realtà. Il soggetto conosce l'oggetto nelia misura in cui ·esso lo produce. Il soggetto è l'uomo sociale che, spinto dai suoi' bisogni, da un disconoscimento perpetuo della realtà nella quale vive, si sforza di cambiare le forze o i rapporti sociali esistenti. t in questo sforzo e grazie a questo sforzo solta_nto che egli acquista una piena coscienza della realtà e della sua insufficienza. Per 79 BibliotecaGino Bianco
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