Carlo Rosselli - Socialismo liberale

di dubbio sembrava ormai eiiminato nel corso del1 'evoluzione della società un1ana; non si trattava più ora cb:e tli passare all'applicazione pratica e lavorare .in una direzione ben precisa. Pbco al la volta anche i più dotati s.i abituarono a ragionare sempre secondo lq schema di Marx e finirono c_ol perdere così ogni vera ,originalità· di pensiero. Sviati da preoccupazioni e da -metodi in contrasto con le condizioni del paese, essi perdettero un po' alla volta ogni intin10 .contatto con esso: fu l'in~e:f'ruzione. brusca- della tradizione socialista l9cale che avevq avù- to 111 l\1~azzini, ·Ferrarì. e Pi~acarie i suòì principali ra pp(esen tanti. Nella eccitazione dell'ora_ e sotto _l'azione delle persecuzioni., i giovani dominati dalla ~ecessità dell 'apo~ stol.ato - apostolato vera1nente- _ammirevole -- .·non ebbero la. possibilità di approfondire i nuovi valori. · La fantasia, ali1nentata dalle sciabole e dalle 1nanette durante la duplice reazione .di Crispì e di Pelloux ( 1893-1898) doveva naturaltnente precipitare tutta una generazi?nc negli estrel'nismi di un n1ito, al sogno di una trasformazione apocalittica e rapida. Era questo - se si vuole ~ un marxismo impuro; 1na se vi fu degenerazioÌ1e, non fu certamente nel senso di una elasticità e di una maggiore indulgenza nel1 'applkaziòne; anzi la maggiqr parte della sua propaganda era basata sul catastrofi.§llil.Q,'che è i 1 tallone di Achille del sistema. Ciò che colpiva gli spiriti, non era la nb'ta" sro*ri~elativista, rha l'aspetto messianico, ·~a certezza della trasformazione inevitabile e rapida. rfurati stesso àderiva fino dal 1898 a questa visionè schematica e ingenua; fu solo più tardi che, tentando di placare tanto illuso.rio ardore, egli si tro1 70 BibliotecaGino Bianco

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