. . - produzione - si trovavano al centro della evoluzione storica. Esso sostituiva al rapporto di d,ipendenza tra l't;conomia e ·l'ideologia)· o più ·esattamente tra le for- · . ze e i rapporti di produzione ed i rapporti sociali, un lega111edi interdipendenza comp1essa. lVIa riconosceva sopratutto per certe epoche, ]~importanza estren1a del fattore econornico ; rigettava la teoria del valore pur ·facendola dipendere da una base giùridica e morale; non credeva alla fatalità dell' avvento socialista, nè alla funzione utile della violenza della dittatura: con .··statistiche alla n1ano il revisionis1110 provava· 1 'errore delle fan1ose leggi della concenfrazio_ne della ricchezza fra le 111anidi. pochi, di quelle della miseria progressiva del prolétariato, e· negava l' acutizzarsi dei rapporti sociali, segnalandq al contrario- in tutti i paesi una trasformazione vérso ·]a democrazia alla quale la borghesia, sempre più sensi~ile all~ nuove necessità, non era estranea. {(La social-de111ocrazia .. - diceva Be1'1r;tein - do- , ' vrà preoccuparsi più de.i .proble111i in1111ediatiche dei fini ultirn i )). Infatti questi fini ultimi - conquista del pot~re politico, espropriazione dei capitalÌsti etc. •- non sono pèr nulla dei fini ultin1i, 1na serrtplice111ente dei n1ezzi per il compimento di scopi' lontani e di aspi~ razioni determinate. La nuova formula è dunque: <( il rnovimento è tutto, il fine nulla>). « Conviene che• la socialden1ocrazia abbia il coraggio di emanciparsi dalla fraseologia del ·passato per assu111ere l' aspetto di ciò che essa è in realtà: un partito di riforma democraùco e socialista ». · Questo per il revisionis1110 di destra. C'era poi -- p~r. quanto meno profondo e. 111enooriginalè - un revisionismo di sinistra. Insom111a il .~arxisìn<? come . 6o ' - BibliotecaGino Bianco
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