Carlo Rosselli - Socialismo liberale

bilancio conclusivo e conti1!uando a p.roclamare il loro conformismo al principio. H bilanéio fu compilato dagli ortodossi, specialn1ente dagli scrittori borghesi: era· poco differente da un bilancio fallimentare. Per renderci conto della sua p-ravità ci basterà dare uno . -~ sguardo son1mario aìle po~izioni che assunsero, circa nel 1900, i due rappreseritanti più tipici del movimen- • .to revisionista, Bernstein e Sorel. Bernstein cominciava il suo. famoso libro (die Ver setzungen des Sozialismus) con una dichiarazione in cui diceva che egli condivideva le premesse filosofi.ché del marxismo e ne rivendicava il carattere. altamente scientifico_. Suo scopo era soltanto di chiarirne e allargarne la portata, {bndandq su basi indistrut.tibili i prin-: cipt della nuova scienza socialista. In questa scienza marxista egli distingueva .una parte pura, intarigibile - il materialismo storico, - da una parte applicativa, che, al contrario, era suscettibile di essere modificata senza danno per i princip1. Pertanto quand'egli passò aJla determinazione di questa par~ pura, ostacoli ven:- nero a levar.si sui suoi [)assi, -Sotto il pretesto che 1\!Iarx. era stato a volte tradito dalle- sue espressioni e che come tutti i novatori, ave,;a esposto la sua nuova teoria in guisa troppo unilaterale, egE la modificò fino a renderla irricQnoscibile. ~ Bernstein _affern1ava, per esen1pio: « :È necessità di rendere pienai:nente ragione, accanto alle forze· ed ai rapporti di produzione, alle idee del diritto e della n10rale, alle tradizioni stori,che e religiose, alle influenze geografiche, a qu~11edella natura e del temJjo in cui ~i inquadrano, alla natura ·e alle tendenze spiritua_li dell'uomo ». Egli sosteneva i_no_ltreche nella società moderna la possibilità di guidare lo sviluppo econo1nico 55 BibliotecaGinoBianco

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