Sarebbe tuttavia una storia singolarmente ·ironica, sopratutto se .la si stabilisse sulla base dei criteri sto-. riografj,ci marxisti : p~rchè costringerebbe il marxismo in quanto dottrina. di movimento socialista! a divorziarsi· da sè, riabilitando il revisionismo cosl largamente ,-ilipcso. An11nettiamo infatti che le posizioni ideologiche siano il riflesso dello stato di sviluppo delle forze di p_rocluzione e dei· rapporti di class·e; vedremo allora che dopo le profonde trasformazioni economiche verificatesi da l\ilar~ ·ai nostri giorni, la sua dQttrina sul movimento proletario reclama una re~ visione sostanziale, a meno che non si voglia riten~re che il relativisn10 n1arxista si applica a tutto - economia, diritto arte, politica e morale - meno che alla~ dottrina marxista. Iella storia del marxismo è possibile distinguere ·e asi:la fase ref(g_i95a,7a fase •cdt'_!'.§ e'-ta: a e al-_ . ral , 1.-Un. marxismo effe. 1a :e-rn-e superato. N-ella prin1a fase che si può fissare attorno al 1900 il sistema mar-xista riceve quasi adesione unanime ~d entu- _siasta della élite socialista continentale. Pèr i Bebel, i Kautsky, i Liel_Jknocht, . i Guesde, i Lafargue, i PlékhanÒff etc. il rapporto tra socialismo e marxismo divenne tosto quello di una identità completçi; il mar- .xismo appariva loro come un tutto omogeneo, come una visione nuova del mondo e della vita, ,come la fi~ losofia specifica del sociàlismo. Non si faceva allora questione di interpretazìone, ma soltanto di applicazione. Il movimento che era ancora alle sue prime armi in un periodo di· predicazione messianica, si distingueva per ·u_na professione di fede intransigente ed orgogliosa, destinata a segna-re una superiori(à su tutte le altre scuole sociali e la sua rottura con esse. 44 BibliotecaGino Bianco
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