Carlo Rosselli - Socialismo liberale

]).' altra parte esistono numero5e prove indirette del· detern1inisn10 i111plié:itoal sistema marxi-sta; se Mar~ a,·esse attribuito un'influenza autonon1a e detenninante aìla volontà urnana, rion si spiegherebbe il suo disprezzo per. tutti coloro che fondavan,o le rivendicazioni proletarie sul potere della tnorale e del diritto._ Se la volontà déve intérvenire, tutti 'gli stimolanti che concorrono a dirigerla in un senso. -preconizzato deb- _ . . bono essere assolutamente inco1aggiati : ora ìv1arx considera con1e dannosa1nedte errata una p~opagan-- da socialista che faccia appello ad un pri11cipio di giustizia. In lVIarx una preoccupazione è sempre presente: egli ha paura ,di tradire, nel calore della polen1ica, il fondo' storico del sÙò.. pensiero. Fia sempre cura dì avvertirci che il suo punto- di. vista 1neno di qualunque altro può rendere l'individuo responsabile dei rarporti dai quali egli deriva soctaln1~nte, qualurique cosa faccia p·er distaccarsene. Le leggi immanenti della produzione capitalistica si in1pongono ai .capitalisti _ come leggi coercitive esterio'ri. La loro volontà non è in gioco; è beae che -i tapitalisli non tentino di ribellarsi contro il ruolo che irnpone loro la dialettica storica-: perderebbero il loro tempo e ritarderebbero gli sviluppi futuri ... Dal canto suo .iJ.-2,r..Q.le.tarla,té on pòti:ebbe attaccare il capitalis1nò sul terreno giuridico o morale. La moral~; ,come il jiritto, sono categorie storiche, r·1flessi di strutture econon1iche che vi 'si ricollegano. 1 capita_ isti fiann9 le .toro carte in r_egola con la morale ed il diritto dell'era capitalista: se essi sfruttano i pro-letari, cioè se essi non pagano loro che una frazione del valore da quelli prodotto, non fanno che ob~ 37 · BibliotecaGino s·ianco

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