Carlo Rosselli - Socialismo liberale

......... avventure: la fuga in avanti. E il 27 marzo 1937 così precisava su G·iustizia e Libertà questo pensiero: ((La guerra appare veramenle l'unica coerenza, l'unica logica del fascismo. La stessa dittatura diventa mezzo a fine. Il fascismp è stato tutto e può esser tutto : liberista ·e socialista, individualista e collettivista, borghese e proletario. Su un punto solo non ha mutato: la sua dedizi·one alla g'uerra. « Il fascismo, tutti i' fascismi, vengono dalla guerra, vanno alla guerra e quando sono in guerra non solo ripugnano alla pace, ma si preparano a nuove, 1nev1tabili guerre ». lVIa già un ~tnno prima, a propositç> della campagna d'Abissinia, aYeva scritto con non minore acutezza queste pétrole ~hc i fatti posteriori non hanno mancato di confermare in pieno, è di quale portata _purtroppo sia stata la conferma ne sian10 oggi testimoni. « Un giorno apparirà. chiar~. a tutti la follia del fascismo di aver lanciato l'Italia nelle grandi -competizioni imperiali senza avere le basi per una grande politica imperiale ( lasciamo_ da parte l'interesse; l'imperialismo terrìtoriale, nell'attuale fase storica .. è pe,r l'Italia un non senso). Ciò la obbligherà sempre più ad una partita acrobatica. Il motto <( vivere pericolosamente » · corrisponde .ormai alla realtà. L'Italia è sospesa su un abisso. Una piccola spinta bàsta a farvela precipitare. La nemesi del bluff vuole che, per reggere il bluff, si sia costretti ad allargarlo sempre più. Nessuno si illuda che dopo l'Abissinia ci sarà ·respiro per l'Italia. L'Abissinia è l'inizio di una serie di avventure sempre più pericolose e'4gtrandiose ». •· Di fronte alla continua abdicazione di responsabilità delle dem()crazie occidentali che si illudevanQ d'al20 Bjblioteca~ino Bianco I

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