Carlo Rosselli - Socialismo liberale

litico che si appoggi sulle·· categorie operaie della grande e della media industria e su una partè del proletariato rurale; ossia, per tornare più particolarmen-. te all'Italia, di un movimento politico che per lungo tempo nort interesserà altro· che una frazione, una 1ninoranza della. classe operaia italiana, concentrata su Lt"nterzo del territorio. Secondo i dati del censi~ento del 192·1, l'ultimo -fatto, risulta: a) che il 56% della popolaz'ioné classificata come lavo1:atrice faceva parte dell'agricoltura e il 33% soltanto apparteneva all'industria e al co1nmercio; b) più della 1netà degli uÒmini impiegati:nel1' agricoltura. costitùiscono l'armata imponente dei piccoli proprietari,- dei coloni e dei fittavoli ; e) almeno un terzo degli: impiegati nell '· industria e nel . commercio sono proprietari, direttori o gerenti: si tratta di una proporzione eccessivarnente elevata ~ che attesta le deboli din1ensioni della maggior parte del- · l'industria; d) la trasformazione· dell 'Itàlià da ·-paese prevalentemente agricolo a paese agricolo. industriale si è svolta senza che si constati un aun1ento sensibile della ·par.te -di -popolazione occupata nell'industria e nel çon1mercio. ·Da quanto sopra risulta che sulla hase del programn1a e della .tattica marxista non si potrebbe sperare di conquistare la maggioranza in Italia. Bisogna dunque o· rassegnarsi alla minoranza per un tempo inde- . finito, oppure invocare la dittatura. I comunisti ìtaliani, ·attacca.ti alla lettera del marxismo,· sono· logici come i rùssi quando recla1nano la dittatura dell'~van- . guardia del proletaria_to e la fine 'della libertà .. Dove sono meno logici è quando vogliono lasciar intendere che la loro .dittatura risponde agli irit~rfssi di tiitta hi . çl?-sse op_era1a: BibliotecaGino Bianco

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