Carlo Rosselli - Socialismo liberale

La pratica. Il socialismo italiano ha il più grande· bisogno di un bagno di realisrri-o; di una presa di contatto più intima col paese. Bisogna che rinunci all' interme1 diario ·troppo spesso deformatore del modello marxista. Al principio, la teoria materialista della storia ha r~so preziosi servizi con_ la sua reazione ·~ontro una considerazione tropp0 formalist~ ed unilaterale dei processo ~torico: ma d.:Jpo il co-1npim~nto del suo . . . \ . . . . . . compito cnt1co. essa e giunta a servire troppo c1eca111C'nte un~ tt>si preconcetta, e ha finito per condurre a d(~l e esagei·azioni funeste. Più spesso di quanto .non si immagini il realismo dei marxisti-è un falso realismo: esso sbaglia s_ulpeso delle diverse forze in gioco, sul ·1oro rapporto rispettiYo-e sopratutto sullo sviluppo storico ,al quale··questo realismo assegna un tema .ed un compito .fissi. li social is1no marxista ha superato l' utopisn10 nei suoi -fìni, in quinto rinuncia ai piani di società perfette_ Per contro, ha intro.dotto l'utopia nell'evoluzione: infatti l'eYoluzione, secondo lui, deve necessariamente essere òrien tata verso delle forme economi-che collettive attraverso una esasperazione prog-ressiva delle opposizioni di _classe. E~so non considera variazioni di sostanza al programma prestabilito in cui, se è il caso di notarlo, tutto Io sforzo tende a· svalutarle, a ridurle al rango di eccezioni. La storia diventa una imn1ensa opera a· tesi, dai ruoli tendenziosi. L'attenzione del socialismo marxista è sempr_e orientata verso i problemi del capitalismo industriale. Le sole forme di produzione veramente_ legittime sono quelle della grande industria razionalizzata e della granò.~ ~gri~oltura razionalizzata : il s9-lari~to c~stit4i,. BibliotecaGino Bianco

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