• convinzione : che ci sono delle posizioni dello spirito µmano, per contradditorie che siano, che noµ possono essere superate. Eterne come il pensiero, attaccate alla nostra intelligenza, esse· sfuggono ad ogni specie di rapporto di ·classe. Non è vero che il socialismo sia in relazione. necessaria coi filosofi materialisti e positivisti. :È ridicolo credere che verrà giorno in cui gli uo111inid'accordo sui più grandi problemi' della vita e dell'esi.stenza abbatteranno le religioni e le metafisi-· che per vivere,. unicamente e se1npre, nel regno del1 'esperienza sensibile. Sarebbe terribile quel giorno che per fortuna non arriverà mai. Da che mondo è mondo questa va~ietà, questa alternativa, questa eter~ na avanzata attraverso le contraddizioni e le sintesi è sempre esistita, e 11011vi è uomo che non superi un po' la media· che non l'abbia provato in sè stesso. I ·socialisti sono troppo audaci quando trasportano sul piano della cultura e 'dello spirito la terminologia politka e ie divisioni di classe. Ecco· un nuovo frutto del detenninisn10. n1arxista, un altro grosso errore. La coL tura non è nè borghese nè proletaria, soltanto la non c_ultura·potrebbe essere, tale oppure ancora certi aspet- , ti esteriori e secondari della vita culturalé. Possono aver~i dei riflessi di classe sull'arte, ma non un'arte di classe. La cultura di un'epoca, di una nazione, costituisce un patrimonio di valore ,che supe.ra il ·fenomeno econo1nico e la classe per affermarsi su un piano un i versale. D'altronde, per ciò che concerne gli aspetti esteriori e secondari di questi riflessi di classe nella cultura, si impone ai ·socialisti una grande prudenza. Perchè è triste dirlo, quanto all'attaccamento alla tradizione, ai costumi, ai gusti, alla q1orale corrente, Ìl proletariQ medio non si_di_stingue dal borghese medio. Fino ad BibliotecaGino Bianco
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