Carlo Rosselli - Socialismo liberale

con questa reverenza timorata e assurda yerso tutto quello che si riporta a Marx. E' venuto il momento di dissociare ò almeno di amrpettere che si possa dissociare il. socialis~o e il marxismo, riconoscendo nel marxisn10 una delle nun1erose teorie del movimento socialista. Il socialisi:no si afferma spontaneamente e indipendentemente da ogni teoria perchè riposn su motivi e bisogni' elementari nell'uomo. Tocco qui un punto che mi sembra fondamentale: si parla di libertà, ci si batte per la libertà; ma la prima libertà che conviene instaurare si trova nell'interno del movimento: quella che permetterà di romperla con le cristallizzazionj dogmati,che e i 1nonopoli grotteschi .. Il movimento sociali:.:;ta deve avere la coerenza di_applicare prima di tutto a.se stesso le regole ideali che preconizza nella riforma dell'intera società. ·La di-_ sciplina è la essenza dell'azione ma· guai a colui che l'impone nel campo delie idee. La pretesa di voler im- .porre un abito mentale in serie attraverso ìl partito, è ciò che vi· è di più mortificante e dannoso.· Ho già avuto occasione di dire quale rigidità, quale paralisi il monopolio marxi~ta aveva provocato nel parJito socialista italiano. ·Questo monopolio sen?a dubbio è stato più di forma, di fraseologia che di sostanza perc;hè la maggior parte si relega, in fatto di marxismo al di là del bene e - del male; ciò nop impedisce che sia necessario. urgentemente spezzarlo in guisa da favorire l'espressione pit1 libera ·di tutte le correnti alle quali si è alimentato· prima il grande movimento d( emancipazione sociale. Divisioni e incomprensioni si sono moltiplicate tra i socialist_i italiani: esse non é\,·ranno più ragione d'essere dal mon1ento in cui l'adesione ai principi marxisti non sarà. più considerata r 189 BibliotecaGino Bianco

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