Carlo Rosselli - Socialismo liberale

Conclusioni. / Se mi si domandasse di riassumere le conseQ'uenze ' pratiche che derivano dalle ò.s$ervazioni svilupoate in questo ultimo capitolo, ecco cosa direi : Fino· a oggi ]'azione.· socialista aveva Ul1. carattere essenzialmente economico. Era probabilmente hece.ssario che fosse cosi', perchè è utopicò, parlare della n1orale, dell'auton~Hnia spirituale, dei doveri, del1'adesione <· dt~l ri- ·spetto dei metodi· democratici quando ci si rivolg-e a dei miserabili, che riescono a stento con un lavoro ,sfibrante, a soddisfare i bisogni pri1nordiali della vita. La condizione cc sine· qua non» è la·conquista pennanente di un· grado relativo di benessere. Prima di tutto lotta contro la miseria. La miseria è la più· grande nemica, nè più nè men9 che la ricchezza privilegiata. ·I popoli miseri furono sempre g-li schiavi dei potenti. La fame equivale alla sordità morale, e gli appelli <lei moralisti vengono ·fatalm~nte considerati delle prediche. Man mano che le condizioni econon1iche migliorano - e sono granden1ente migliorate, - che la classe . operaia progredisce nella sua afferrpazione politica, man mano che lo Stato si apre alle n·uove esigenze, e la borghesia stessa nelle sue frazioni progressiste non· ostacola co"n la sua tradizionale ostinazio11e il processo deÌl'emancipazione proletaria, è nece:5sario che i problemi di cultura e moralità passino in primo piano, pepa il rischio della decadenza e della corruzione del movimento; .t ll socialismo non saprebbe limitarsi -a riformare gli aspetti esteriori della \·itrt so_ciale. una e.mancipazionP 160 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==