ne· d·'essere nei primordi del socialismo, ma che non ha più oggi in cui il proletar~ato ha conquistato in tutli i pae$i 'l 1Europa la maggioranza - politica. A.ttualmente in Europa la classe operaia si trova di--fronte ad una borghesia che, trascinata ·dalla logica dei ~uoi ·principii, e sopratutto dall'irresistibile pressione del proletariato, è stata -costretta a darsi una costituzione democratica che non aveva prin1a. La borghesia di oggi am1nette in 1nodo esplicito che il solo titolo di legiùin1ità del potere risiede nel popolo, nel r>opolo tutto che esprirn.e la sua volontà nei Parla111enti a n1ezzo del suffragio universale. Il partito o i partiti che posseggono la maggioranza governano. Forti dell 'approvazione dei più essi hanno come principio il diritto di modifi.çare a loro talento la costituzione sociale, · ~.alvo una sola riserva: il diritto di opposizione. Non si tratta a questo proposito ·di sapere se la borghesia si adatta oggi a tal principio in buona o in mala fede, per convinzione o per necessità. Forse dovre1no parlare qui di diverse « borghesie n. Ciò che sappiamo nel modo più certo è che questo principio non potrebbé essere accolto senza gioia dai socialisti. . Non dichiarano forse questi ulti1ni di volere servire gli interessi ·çlella maggioranza della popolazìone? Non rivendicano essi ,la rapp1~esentanza specifica delle esigenze e degli ·ideali di tutta la classe operaia'? Come potrebbero quindi esitare ad accogliere integralmente un metodo di lotta politica indirizzato a porre presto o· tardi il potere nelle loro mani e legittimante a priori tutte le rivendicazioni? Nessuna riforma potrebbe essere abba~tanza audace, quando abbia ,,.. ricevuto l'adesione della 1naggioranza. Nessuna tra- . sformazione sarà troppo radicale quando si appoggi ·'>t 154 BibliotecaGino Bianco
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