Carlo Rosselli - Socialismo liberale

per il membro di una classe, per I 'uomo che subisc~ le .sofferenze inerenti alla partecipazione in essa, di idealizzare la sua clc1ssc fino a ·comprendervi, in uno slancio di idealismo, tutta l'umanità. f: curioso il notare che i laburisti han sempre rifiutato_ di fare de_lia lotta di classe il punto assoluto dei loro programmi, quel punto che è la caratteristica dei partiti soci_àlisti coruinentali. I laburisti non fanno agire il solo proletariato ma. la società stessa· che si sforzano di trasformare in ogni sua parte. Enrico De :Nian non teme, nella sua dimostrazione, cli negare ncttan1ente l'itnportanza dei fini ultimi in se stessi considerati: se li riconosce·, è soltanto in quella misura in cui essi sono vitali nell'ora presente. « Sono le contingenze presenti·_ egli scrive - e non il fine futuro che sole d<;cidono. Ciò non implica per nulla la negazione dello scopo finalè, per_chè esso, gTazic alla particella di valore che possiede, è ripresentato a]lo stato .di motivo dell'azione attuale, Ora, in questo caso, esso non ha altro valo.ré che quello delle azioni che determina. Io sono socialista, - egli conclude -- in verità non perchè io creda ad· una visione socialista dell'avvenire piuttosto che in quel la _di un qualsiasi altro ideale, 111a perchè sono convinto che il movente socialista ·rende gli i1omini più felici e 1nigliori ». Ed egli conclude felice1nente: « L'uomo ,.., non ·può calmare la sua più profonda nostalgia, la vittoria sul tempo, che se trasforma i suoi scopi''f uturi in moventi attuali e inçorpora cosl un fram!J1ento dell''avvenin:: al presente » r << .1\ 1 di là del marxismo», __ pag. 363). Ed è cosi. De 1''lan lo ha detto bene ed ha· perfezionato, elevandola 1a fatnosa {o_rmn1adi Bernstein : 132 BibliotecaGinoBianco

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