Carlo Rosselli - Socialismo liberale

differenza tra il fine ed i mezzi. Noi accettiamo la critica realistica, fatta dal marxismo, allà società capita·- listica con tutte le riserve che ci impongono le tra- ' . sformazioni sopravvenute: ma non .condividiamo il suo finalismo e affermia1no la necessità di· una intèg-razione morale che corregga le degen-erazioni alle quali conduce un attaccamento troppo assoluto al canone della lotta di classe. Se da un punto di vista politico e tecniéo il problema della distinzione tra il fine t:d i mezzi è essenziale,· se anche sembra .che il successo di ogni mov-i"." mento dipenda dalla scelta esatta dei mezzi, una tal distinzione non ha ragion ··d'essere da un punt~ di vista morale. Il mezzo non deve soltanto convenfre• al fine (problema tecnico), _ma deve anche esserne penetrato. Questo principio che è- l'a, b, e dell'ideali-.· smo, è stato sviluppato con la più grande maestda da Lassalle e, ai nostri giorni da Enrico De Nian. Esso ha per ~onseguenza questa constatazio.ne, che il principio della lotta di classe_ non basta da solo a far comprendere i fini, sopratutto quando esso è predicato in modq troppQ assoluto: è l'universalità dei fini che costituisce la assicurazione del lòro valore niorale. Ora la sola opposizione rigorosa· delle classi può forse dare ai proletari la coscien~ del valore univer~ sale, etico del socialismo? :È, per lo meno, dubbio. Nelle masse, poco familiarizzate a ,questa proiezione in pieno nella filosofia, è probabile che un: linguaggi9 - rigorosame12.te ·di classe,. provochi un abbassamento, una contaminazione dei fini. L'idea di classe nasce in lor"o pit1 per una comunanza d' interessi che per una· identità di ideali. La classe è infatti qualchè cosa di palpabile, di distinto da tutta l'uma~ità. :E: d°ifficile 131 BibliotecaGino Bianco

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