Carlo Rosselli - Socialismo liberale

o città del sole. L'adepto di questo finalismo catègo-· rico e utopistico non può che escluderci dal seno del socialismo. Ma non si scomunicherebb0ro ·davvero altro che pochi infelici non confot~isti? O non piut- - tostd tutto il 1novimento socialista? Perchè questa è la domanda che si impone. · Se ·invecè di attenerci ad una definizione astratta · del socialismo ci sforziamo di edificarlo per induzione sulla pàgir:a -di un secolo di ·esperienze, quale definizjone si troverà? Se inYec_e del socialismo,· ana1 izziamo i partiti socialisti concr.eti, le organizzazioni concrete, le esigenze e gli stimoli effettivi nelle masse, la mentalità dei capi politici e sindacalisti, ·siamo certi di poterci riattaccare alla. definizione classica del socialismo? • · / Secondo me la domanda porta in sè stessa la su-a risposta. Il semplicismo utopistico dei partiti è proporzionale al grado di educazione delle masse. Le masse non potevano risvegliarsi che grazie ad una propaganda delle più elementari: ma attualmente, un grande partito di masse, almeno in Germ~nia, in Francia, in Inghilterra·, si trova in grado di aderire a una concezione meno primitiva della lotta politica. Comunis.ti sono oggi quel che erano i. socialisti cinquant'anni fa, con questa diff<:>renza: che allora la n1assa èra ineducata ep. estremamente 1niserc1bile, 1nentre oggi soltanto una fn:1zione cli essa è ancora , . • ♦ tale. Nella misura in ,cui il progresso economico dell'educazione politica di questa frazione, d'altrond-è importante, potranno realizzarsi, il movimel).to comunista .perderà. in forza ed il movimento soçialista potrà liberarsi dei suoi residui utopist!CÌ. • BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==