Carlo Rosselli - Socialismo liberale

sforzo di interpretàzione per provare che l'umanismo marxista lascia posto ad un2. evoluzione morale, costoro~ iò- dico, debbono ben riconoscere che tuttàvia ne.l!a sua propaganda la· posizione ~arxista corre fataln1ente verso una degenerazione. Il malinteso inevitabile che si stabilisce tra i propagandisti e il pubblico fa si, a dispetto-di tutte le riserve e di tutti gli avvertimenti, che quest'ultimo veda nel corpo délla dottdna marxista sopratutto i lati volgàri unilate1=àli od errati che si collegano con 1naggior facilità alla sensibilità meno avvertita; ciò che egli scopr 0 an:dtut!o sono le famose « scorie » ( determinismo economico catastrofismo, teoria del plusvalore) che i revisionisti invano si sforzano di eliminare. Basta aver assistito alle conferenze di propaganda marxista per comprendere, per esempio quale sorte sarebbe riservata agli infelici che si proponessero cli divulgare nei det~ tagli una concezione cosi ,cerebrale_ e complessa come la teoria del rovesciamento del.la prassi. Io ho assistito a questo genere di espetimento e ne sono rim_asto edificato. Ora è chiaro che il 1narxismo che ci interessa veramenté non ~ il ·marxismo più o meno puro di' una elite di iniziati, n1a precisamente i 1 marxismo dei gregari. Ciò ~he conta in ulti1na analisi è la porzione di veiità, di emulazione, di idealismo che una dottrina permette di ·far raggiungere alle masse. Il n1arxismo non ·è la dottrina della contemplazione platonica è la donrina del movimento proletario e come tale deve far fronte alla psicologia, ai bisogni e alle lacune del proletariato. Che importa che le 14 note di Feuerbach o la critica della filosofia del diritto di Hegel sia- - . no l'antitesi della pos1z1one puramente materialista . 122 BibliotecaGino Bianco . .... \

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