Carlo Rosselli - Socialismo liberale

• plesso di Yerità, che al tempo di ì\/[ai:x sembravano come giustamente rivoluziona"rie, ma che sono oggi quasi banali tanto esse costituiscono i'essenza della cultura e della coscienza moderna: come, l'importanza predominante accordata alle forze economiche e tra queste forze alla produzione e alla sua organizzazion~; i legami sfretti che. esistono tra il sistema di produzione e i, rapporti sociali 1 e 1Jertanto il loro relativis1no .nella storia; lo sviluppo organico del 111odo di produzione e l' imp~ssibilità di salta.re delle fasi essenziali dello svi 1 uppo econon1ico; la realtà delle lotte di classe, il ruolo che queste lotte han no giocato ne,l passato, il vantaggio del proletariato· in seguito allo sviluppo capitalistico e l'in1portanza primordiale dell'opposizione tra capitalisti e proletari; infine il frequente adattamento delle ideologie agli in teressi di classi e di caste, etc. ?. In fondo, il più autentico trionfo consiste precisamente nel fatto d'a\·er in1pregnato del suo pensiero. del suo realismo autoritario tut!a la scienza sociale • moderna. Non conta forse fra i suoi allievi i suoi avYersari più accaniti? Non vede trattare come luoghi ·comùni la maggio1~ parte delle sue· intuizioni profetiche'? Si può ben· dire di ì\/Iarx che egli occ1,1panel là scienza sociale un .posto uguale a quello che IZant occupa nella filosofia. Dopo Eant, ccmc dopo ~\Iar':~, certe posizioni sono superat,e completa1nente e l'orientamento degli studi subisce una sosta decisiva. Non vi è più uno storico, che voglia fare opera feconda, il ,,, quale possa trascurare le forn1e di produzione,·· l grado di tecnica, i rapporti econorn ici, la struttura delle classi. Non può evitare di.seguire le fasi (al di là dei punti di vista politici moràli e religiosi) di ciò -che I I8 . ' BibliotecaGino Bianco.

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