Carlo Rosselli - Socialismo liberale

si capitalistici. Lo stato d'animo degli operai non è certo cambiato -·- per confessione stessa déi sovieti ·_ con la rapidità desiderata e prevista al punto ·che, .dopo un primo per1odo di applicazione rigido delle formule comun.iste, ci si è visti obbligati à ristabilire in gran parte il vecchio meccanismo disciplinare con Je sue •differenze gerarchiche e con le differenze di salari. Insomma è statq necessario arrendersi all'evidenza che le previsioni ottimistic~e dei vecchi socialisti .non . potevano realizzarsi eh~ nell'ipotesi in cui questa rea.: lizzazione dipendesse dàll' attività dii alcune assai . piccole minoranze aJl' interno delle quali la trasformazionè delle imprese private in. sociali avrebbe determip.ato la nascita· di un meraviglioso senso delle responsabilità, quel senso che gli anglosassoni chiamano del Social-service. Per sfortuna la sorte della .. . produzione ·dipende ·dal livello medio della sensibilità delle masse, da un livello che non cambia che con , estrema lentezza, at_traverso un :1avoro di educazione quotidiana e profonda. Questa constatazione è provata anche da numerose e~ in~eressantissime esperienze italiane in materia di cooperazione rurale. Su .dieci esperienze riuscite, ve ne · sono almeno dieci fallite : e se dieci esperienze poterono riuscire, ciò fu sopratùtto grazie· alla _abnegazi9nè mer·avigliosa dei dirigenti, a prezzo di sforzi e di sacrifici gravanti su lunghi· anni e ai quali, senza. distinzione di persona, la massa tutta fu. chiamata a prendere parte. Dopo l'esperienza ru~ssa1 . un socialista non ha -più ·il diritto di considerare la raziortalizzazione. socialista con gli occhi ir1ge·nui di -prima. Questa esperienza dimostra ·chiaramente - anche indipendentemente dalla. ~113 B Biblioteca Gino Bianco~

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