La quistione romana nell'Assemblea francese

62 LA QUISTIONE ROMANA PARECCHI F. vocr. Ben vi sta l benone! a maravigliil l l\I. TaunJOT. Gli Stati, o signori, siano popolari o monarchici, sia il potere concentrato in un solo o partito tra molti, quanto al diritto internazionale, essi sono come · gl'individui c le persone; e siccome nel diritto civile la libertà di ciascuno è limitata dalla libertà altrui e dall'interesse generale, alla stessa guisa nelle relazioni inter- · nazionali, la sovranità di ciascuno Stato è limitata dagli interessi particolari di altrui, come altresì dall'interesse universale che li domina tutti. Di ciò vi recherò un esempio, diciam così, temporaneo : supponete due grandi nazioni in guerra, e convenutesi di cangiare la lotta sul campo in negoziazioni tra i Capitani; scelto un luogo terzo e vicino alle armale, quello è dichiarato neutro; e questo importa che se ivi, i freschi risentimenti rompano in ostilità guerriere, le leggi militari puniscono severamente come un attentato colpevole l' atto medesimo che ieri ed altrove saria stato considerato come un dovere di generoso patriottismo. Or non è questo l'impero dell'universale interesse? Guardatene ora un esempio, a così dir, permanente. Egli ci ha in Europa alcuni punti di momento supremo, siccome tali che potrebbero compromettere quasi, dissi, la sua esistenza; ed è proprio su questi punti che si stende il veto dell'universale interesse. Così non s'impongono forme amministrative, interni cangiamenti, alleanze , esempligrazia, al Sultano; ma pure ci ha tal angolo dei suoi dominii che, lasciato libero, cimenterebbe la sicurezza comune nell' Europa. Se fosse intero a qua~ lunque navilio sbucare dal mar Nero nel Mediterraneo, o da questo penetrare in quello, già la pace d' Europa sarebbe in bilico. E bene l il diritto internazion.ale, inter...

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