La quistione romana nell'Assemblea francese

VIU AVVERTENZA. scadere ed illanguidirsi le idee cattoliche, si spargessero delle dubbiezze, delle diffidenze, delle antipatie sul potere stesso e sulla sua opportunità pei tempi presenti. Riputandosi una istituzione voluta da altre età diverse assai dalla nostra, si venìa pensando che nella moderna Europa fosse oggimai divenuta un' anticaglia, un vecchiume da medio evo, un fuordopera della civiltà moderna, nella quale non si trovava quasi un addentellato per innestarlavi acconciamente. La Francia universalmente se n'era curato ben poco ; e gli astii filosofici , le mene parlamentari, le astuzie gallicane, le violenze convenzionali ed imperiali aveano ispirato non so che diffidenza e quasi dispregio per la dominazione temporale dei Pontefici. Quanto alla Italia, il clero studiava la quistione sotto l'aspetto meramente dogmatico, giuristico e tradizionale; i laici ci studiavano , ma quasi al solo intento di schiantarlo , ed oggimai erasi venuto a tale , che appena la riverenza alla pratica della Chiesa bastava alle timorale coscienze per adagiarvisi. La quistione nondimeno per apparire nella sua verità non avea uopo che di essere studiata davvero, di buona fede e con quella calda sol4ccitudine che si reca nello studiare, quando si fa non per sapere ma per operare. E la Provvidenza vi ha condotto la società moderna per una via che minacciava di quasi travolgerla nel precipizio. Perchè la quistione sul principato pontificale si librasse seriamente e davvero, si dovca venire al punto di annientarlo. Allora sonosi aperti gli occhi ed il mondo è stato compreso dallo sgomento

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