La quistione romana nell'Assemblea francese

6 LA QUISTIONE ROMANA quell' universale interesse è più che bastevole perchè le Potenze cattoliche abbiano il diritto di rimettere Pio IX sulla sua Sedia pontificate. Trovandosi sulle mosse per recarsi a Roma un' armata austriaca sia per usare il diritto della guerra, sia per rispondere ai voti delle nazioni cattoliche, fu cercato tra noi se la Francia dovesse guardare inoperosa che l'Austria innoltrasse fino al Tevere, e dominasse così moralmente cmaterialmente quasi tutta intera la Penisola. A troncarle i passi non vi aveano che due vie : o la guerra o l' occupazione di Roma per un' armata francese. La guerra era un mezzo onde il nostro governo nel suo più gran caldo per la indipendenza italiana, e quando se ne presentava il destro negli Austriaci rigettati di là dall'Adige, pure non avea voluto usare. Saria stato spensierato consiglio il volerlo quando il destro era svanito, quando più riposati pensieri sui veraci beni della Francia erano succeduti ad avventate pretensioni. Posta così da l>anda la guerra, non ci restava che un mezzo solo , val qnanto dire che la Francia andasse essa medesima a soddisfare al grande interesse delle nazioni cattoliche rimettendo sul suo Trono il sovrano Pontefice. L'Austria allora non avrebbe avuto alcun motivo di recarsi a Roma, a meno che essa non avesse preteso cogliere dalla sua vittoria un frutto che nondimeno ha avuto la moderatezza di non pretendere. Conveniva pertanto o arrestar l'Austria per le armi , ciò che nessun partito in Francia non avea voluto nè fatto, anche quando stringeva in pugno il potere; o compiere ,l'opera che l'universo cristiano desiderava veder compiuta per una delle grandi Potenze cattoliche. t Ed era il triplice interesse della Francia, della cristia-

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