La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASS.El\lBLEA :nu.NCESE. 137 Ed ecco , quanto alle persone che raccomandano al Pontefice il governo costituzionale, le due categorie in che voglionsi partire. Aggiungo inoltre averci un' altra abbiezione più gagliarda ancora attinta dalla esperienza fatta del governo rappresentativo in Italia stessa. Egli ci ha colà una contrada che sola lo mantiene tuttad è, evia il Piemonte. Or qual uso si è fatto e si sta tuttora facendo negli Stati sardi della sovranità popolare? Pregovi a porvi mente e a soddisfarmi di una risposta. Sì ! Egli venne un momento quando il re di Sardegna donava al suo popolo quel governo costituzionale, che oggi vorrebbe imporsi al Pontefice. Or torno a chiedere qual uso ha fatto la Camera piemontese di questo novello potere? Essa ha primamente, come sapete , sospinto re Carlo Alberto alla fatale denunziazione dell' armistizio coll' Austria, e per quella alla catastrofe di Novara : essa Camera così avventata nel chiamare la sventura sul proprio paese , qual contegno spiegò nel sostenerla? Voi non dovete aver dimentico il quadro che ve ne fece a questa . tribuna il nostro onorando collega l\1. Drouyn de Lhuys innanzi all'Assemblea costituente, alquanto più tollerante che voi non siete ~ (Approvazioni a diritta.) Voi dovete ricordare tuttavia quei tratti onde egli vi dipingeva i Deputati opponenti piemontesi uscire per una porta di ed in qual forma vorreste voi dunque che si reggesse un popolo? l'tfa ogni dubbio si dilegua se pongasi mente, che egli qui difende con tanto vigore la monm·chia assoluta del Pontefice, bene inteso che coi temperamenti divisati uelll1ottt prop1·io. come dunque potrìa dire che egli non l'ha mai difesa, se qui appunto la sta difendendo? Resta pertanto che egli nel professare di non uver mai c1·eduto alla monm·chia assoluta, intenda di un assolutismo senza temperamcuto di sorta, dispotico e che in somma tenga drll' es:1geralo e dell' abuso. 12.

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