La quistione romana nell'Assemblea francese

106 LA QUTSTIONE ROMANA rito rivoluzionario, ma lo spirito chiericale.•. (A sinistra. Ottimamente! a meraviglia !) Lo spirito rivoluzionario non potrebbe che violcntarlo ; laddove il ehiericale potrebbe ucciderlo. Eccovi pertanto in che senso, secondo me , imporla altamente che il nostro Governo influisca sulle detenninazioni del pontificio, c che una manifestazione solenne dell'Assemblea che adotti come sua la lettera del Presidente e rigetti risolutamente illllotu pTop1'io, metta alla nostra politica ed alle nostre negoziazioni un fond:1mcnto sicuro ed incrollabilc. Dopo ciò che la Francia ha fatto per la S. Sede mi sembra pure che essa debba avere un diritto d'ispirare le sue idee, quando si avrebbe pur quello d' imporle. Io so che potmbbe opporsi che imporre le idee della Francia al S. Padre sarebbe un costringerlo; e questo è egli possibile? come potrebbe trarsi ad effetto ? Signori! se si trattasse di costringere il Papa in eff(~uo o chiudendolo in castel S. Angelo o menandolo a Fontainebleau... (Bisbiglio.) ... Costringere significa costringere, e non ci ha due maniere ù' intendere questa parola. Se egli dunque si trattasse di costringere c violentare il Papa, l'abbiezione sarebbe grave c di malagevole scioglimento. Sì! non dubiterò di asserirlo : la forza è sconsigliata e vana innanzi a un tale avversario. La forza mnteriale fu debole e nulla al contatto della spirituale; i battaglioni non posson nulla contro i dogmi e questo dico per un lato dell' Assemblea; ma per l' altro aggiungo, che i battaglioni neppur posson nulla contro le idee. (A sinistra. Ottimamente!) Egli ci ha due chimere ugualmente impossibili: l'oppres• sione di un Papa e la compressione di un popolo; c per

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