RIAFFERMIAMO NEL NOME DI GIACOMO MATTEOTTI IL NOSTRO I/V/PEGNO ART/FASO/STA ( « Io non intendo più oltre assistere a simile mortorio. Cerco la vita. Voglio la lotta contro il fascismo. Per vincerla bisogna inacerbirla. Ci vuole gente di buona volontà e non degli scettici. Fin da ora certamente ti dico che io non resto un minuto di più in un posto, dove non ottengo niente, perché nessuno risponde».) G. Matteotti Questa pubblicazione vuole costituire, un contributo .al ricordo di Giacomo Matteotti nel 49° anniversario del 'suo martirio. La morte e la vita di Giacomo Matteotti sono patrimonio di tutto lo schieramento democratico e popolare. Ricordarlo dunque per noi socialisti è l'occasione non solo per rimuovere il suo impegno ideale e politico, ma anche e sopratutto per arricchire e adeguare ai compiti attuali, la nostra iniziativa politica, la nostra strategia di consolidamento e di espansione degli istituti democratici. Non si tratta di un'affermazione rituale e burocratica, bensi della consapevolezza che mai come oggi - in questo trentennio .dell'Italia Repub· bl.icana - forze democratiche sono chiamate a confrontarsi. e a battere un disegno reazionario che presenta molte analogie con quella che culmino nel barbaro assassinio di • quel 10 giugno del 1924. 49 anni fa la strategia fascista delle tensione e del caos segnò uno dei momenti più crudeli e spietati. Oggi noi assistiamo a un disegno dal senso politico sostanzialmente analogo: scardinare la legalità repubblicana, l'ordine democratico per procedere ad una svolta autoritaria della vita italiana. Ieri, cioè 49 anni fà, si strumentalizzò il malcontento def reduci dal fron~ te, dei combattenti della grande guerra per approfondire il distacco tra istituzioni e popolo, per contrapporre il secondo alle p_rime. La monarchia favorì queste manovre schierandosi sostanzialmente a fianco del fasci• smo. Oggi si tenta di strumentalizzare il malcontento, si • manovra • l'inflazione nel tentativo di sospingere a destra i centri intermedi. Contemporaneamente si è sviluppata in Italia un'oscura trama di violenza. (Dalla strage di P. Fontana a quella di via Fateber:e fratelli (attraverso una serie di episodi inquietanti) emerge con chiarezza il disegno di seminaBiblioteca Gino Bianco
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