L'• Avanti! • scrisse in quei giorni : Il MAGISTRATO DEL GIUDICE (Al CENTRO DELLA FOTO) SI RECA Al CIMITERO DI RIANO PER Il RICONOSCIMENTO DELLA SALMA DI MATTEOTTI. • Noi non consideriamo oggi l'on. Giacomo Matteotti alla stregua delle nostre preferenze di frazione e delle nostre interne divisioni. Da martedì egli non appartiene più alla mediocre cromica dei nostri dissidi e deHe nostre lacerazioni; da martedì egli appartiene alla storia. -E che posto occupa? Il più nobile dei posti : quello dei martiri di una idea •. L'opposizione aventiniana si era data un compito : quello di rivendicare i diritti del Pa~lamento contro il regime e contro i suoi delitti. A quelìto compito restò fedele,. anche se senza speranza. L'Aventino tentò, pur senza fortuna, di galvanizzare l'opinione pubblica. li fascismo non poteva esser fatto cadere con i mezzi legali, perché questi erano detenuti da Mussolini. Occorreva una azione rivoluzionaria, ma l'Aventino era troppo diviso fra i gruppi che lo componevano ed isolato dalle masse, oppure occorreva l'intervento del re. Ma coloro che speravano di vedere un intervento del re, ormai fascista anche lui, furC:ino delusi., Fu quella forse un'occasione perduta per l'antifascismo, ma per la monarchia certamente fu l'ultima occasione perduta. Biblioteca Gino Bianco
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